Restano al buio, a rischiano di restarlo per almeno una decina di giorni, le otto aziende agricole di contrada Sampria e di Pizzo Candela, che da quasi una settimana non hanno più luce a causa di un furto di rame. La notte tra il 13 e 14 marzo sono spariti ben 650 metri di linea. Bottino di ignoti alla ricerca di quella specie di oro a facile portata di mano. Troppo lungo quindi il cavo razziato dai malviventi, e per sostituirlo c’è bisogno persino di espletare una gara d’appalto. Una gara che si promette sarà rapida, ma che deve tenere conto dei normali tempi burocratici. Notizie emerse da un confronto tra l’Amministrazione comunale e l’Enel. Il vice sindaco Sebastiano Sorce, raccolto il grido d’allarme dei proprietari delle otto aziende agricole, ieri ha incontrato un alto funzionario della società che gestisce l’erogazione elettrica. E le notizie purtroppo non sono positive, anzi. “Per via della lunghezza del cavo tagliato- spiega- ma anche a causa del continuo ripetersi di furti in ogni angolo della provincia, l’Enel non ha più in magazzino scorte per sostituire i fili depredati. Tra l’altro, per evitare nuovi blitz dei ladri, verrà utilizzato altro materiale diverso dal rame. Ma come detto nei depositi della società non c’è quanto necessita, quindi l’unica soluzione è quella di indire una gara d’appalto, con tutti i tempi necessari per poterla espletare”. Le otto fattorie, disseminate lungo contrada Sampria e nei pressi di Pizzo Candela, continuano a restare isolate. Un problema enorme; una minaccia per la sicurezza ma soprattutto un guaio per l’economia. “Senza luce non possiamo alimentare i frigoriferi per il latte e nemmeno i sistemi di mungitura- diceva poche ore dopo il raid uno dei tanti allevatori della zona-. Se non si ripristina immediatamente l’erogazione elettrica rischiamo un enorme perdita economica”. “Per ovviare- aggiunge il vice sindaco- gli agricoltori stanno impiegando i gruppi elettrogeni”. Non appena si era registrato il furto, l’Enel non perse tempo a presentare la denuncia ai carabinieri. I militari della stazione in questi giorni stanno indagando, ma mai come in questa vicenda si può affermare che sui ladri resta per il momento il buio più fitto. Nel frattempo, anche per preservare la sicurezza delle masserie isolate, sono stati aumentati i controlli da parete degli uomini dell’Arma. Quella d’altronde, per via della sua lontananza dal centro abitato, è tra le zone più appetibili per le bande di ladri di rame.
Dom, 21/12/2025 - 10:43

