Salute

Caltanissetta, Gioacchino Calabrese insegnante dll’ITCG Rapisardi:”Ho un deficit deambulatorio, ascensore rotto. Circondato da barriere architettoniche”

Redazione

Caltanissetta, Gioacchino Calabrese insegnante dll’ITCG Rapisardi:”Ho un deficit deambulatorio, ascensore rotto. Circondato da barriere architettoniche”

Mer, 26/03/2014 - 20:52

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imagesCALTANISSETTA – Sono un insegnante con contratto a tempo indeterminato, affetto fa una grave patologia progressiva che ha causato un severo deficit deambulatorio ma che non ha compromesso, ad oggi, le mie facoltà mentali; vorrei quindi finchè, e quando, il mio corpo me lo permette continuare a svolgere il mio lavorare presso l’ I.T.C.G. “Mario Rapisardi” di Caltanissetta. Purtroppo nell’edificio scolastico non sono state abbattute le barriere architettoniche e raggiungo le classi facendo uso di un unico ascensore che approda al livello della strada. Quando questo è rotto, se manca la corrente elettrica o, peggio ancora, in caso di terremoto o incendio io resto “prigioniero fuori” o “prigioniero dentro” infatti o raggiungo, come oggi, il posto di lavoro sapendo di dover restare in macchina a protestare per l’ intera durata del mio servizio o restando dentro l’edificio perché la scuola non è stata dotata nemmeno di una sedia a pattino o cingoli per l’evacuazione. Dopo una mia richiesta scritta mi sono stati comunicati i nomi dei collaboratori scolastici che si prenderanno cura della mia “fuga” (si fa per dire!!) in caso di pericolo ma non credo esista fra loro un energumeno tale da prendermi in braccio, ammesso che la mia spasticità lo permetta! Non esiste nemmeno un percorso alternativo senza barriere perché ad oggi,a 43 anni dall’entrata in vigore della legge n.118/1971 che obbliga a rendere accessibili a tutti gli edifici scolastici, chi di dovere non ha  provveduto a realizzare, per esempio, uno scivolo per superare un dislivello di circa 70 cm che c’è tra un punto della strada e una vetrata del piano rialzato in cui ho le classi. Si trovano milioni di euro per costruire “cattedrali nel deserto” e poi non si reperiscono fondi minimi per tutelare i diritti dei disabili: diritti costituzionali quali l’uguaglianza e la libertà. Non è una protesta ed una segnalazione che interessa solo me perché gli edifici pubblici o aperti al pubblico, indipendentemente dalla frequenza quotidiana del disabile non devono avere ostacoli che precludano l’accesso ad alcuno. Le persone con disabilità, in nessun caso, dice la legge, debbono essere escluse dal godimento di servizi, prestazioni e opportunità  ordinariamente goduti da ogni cittadino. Per non parlare poi dello scarso senso civico di quegli automobilisti che posteggiano senza averne diritto nella aree destinate ai disabili!

Gioacchino Calabrese

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