Salute

Muos, il sistema dovrebbe entrare in funzione nel novembre del 2014

Redazione

Muos, il sistema dovrebbe entrare in funzione nel novembre del 2014

Mer, 20/11/2013 - 12:13

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muosNISCEMI – Trapela indiscrezione attendibile, il Muos potrebbe entrare in funzione nel novembre del 2014. A corroborare questo rumors, l’incontro previsto oggi a Sigonella: un summit fra i rappresentanti dell’Arpa, del Centro interforze studi applicazioni militari del ministero della Difesa e due specialisti dell’ufficio “Effetti sull’ambiente delle onde elettromagnetiche” (comando Space and Naval Systems Command) della Marina Usa. Si discute anche della predisposizione di strumentazioni per monitorare e prevenire qualsiasi rischio nei confronti della salute della popolazione. Nella base situata in contrada Ulmo a Niscemi è stata completata la fase d’installazione di tutti i cavi che regoleranno il sistema che a pieno regime si avvarrà di ben cinque satelliti; due sono già in orbita.Sabato 23 novembre i No Muos hanno in programma una manifestazione per sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica e ricordare che il presidio è attivo da un anno.

Doveroso ricordare come il Tar di Palermo abbia accolto la domanda di sospensiva cautelare presentata da Legambiente Sicilia sulla vicenda Muos di Niscemi. Ma “ai soli fini della fissazione dell’udienza di merito e senza sospensione degli effetti del provvedimento impugnato”. Nel ricorso contro l’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente ed altri, Legambiente ha chiesto l’annullamento previa sospensione dell’efficacia del provvedimento del 24 luglio 2013, firmato dal dirigente generale del Dipartimento dell’Ambiente con il quale la Regione siciliana procedeva al ritiro dei provvedimenti di revoca della realizzazione del sistema di comunicazione satellitare della marina militare statunitense a Niscemi. Fissata per la trattazione di merito del ricorso l’udienza del 27 marzo 2014.

Il Tar di Palermo inoltre il 9 luglio sarà chiamato a decidere sulla richiesta di risarcimento presentata dal ministero della Difesa nei confronti della Regione: 25 mila euro per ogni giorno di sospensione dei lavori.

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