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Strisce blu, oltre quattrocento cittadini scrivono al sindaco per chiedere la revoca

Redazione

Strisce blu, oltre quattrocento cittadini scrivono al sindaco per chiedere la revoca

Lun, 10/06/2013 - 20:45

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SAN CATALDO – Commercianti in rivolta. In quattrocento scrivono una lettera aperta al sindaco Franco Raimondi contro il sistema delle strisce di parcheggio a pagamento.
Di seguito il testo della lettera:
“Egregio dott. Raimondi, con la presente vogliamo rimarcare il nostro disappunto nel venire a conoscenza che la sua giunta ha prorogato il contratto, per la sosta a pagamento, alla ditta SIS di Perugia per altri due mesi con l’evidente intenzione di rinnovarlo ulteriormente. Siamo commercianti, artigiani e residenti di quelle sciagurate zone nelle quali le amministrazioni precedenti hanno voluto regolamentare la sosta con l’uso dei parcometri. Le vorremmo ricordare che con uno dei suoi predecessori, il sindaco Torregrossa, si era addivenuti all’accordo di stabilire una zona di sosta a pagamento che andasse dal Municipio alla Banca Toniolo e che riguardasse anche parte di piazza Mercede e parte di piazza Risorgimento, al fine di regolamentare la sosta selvaggia che allora era una brutta consuetudine. Le modalità decise erano quelle in uso in diverse città, molto semplici e pochissimo onerose per la stessa amministrazione: si trattava di stampare schede da raschiare, alcune delle quali potevano essere sponsorizzate dagli stessi operatori economici presenti nella nostra città, e vendute da tutti i commercianti presenti nelle suddette zone. La vigilanza poteva essere affidata agli stessi vigili urbani o a qualcuno degli articolisti che già erano in forza presso il Comune. E’ chiaro che quanto sopra sarebbe stato a totale vantaggio della nostra comunità sia per quanto riguarda i proventi delle schede in vendita, sia per quanto riguarda le contravvenzioni. Tutto questo, però, per uno di quei misteri che animano la politica italiana a tutti i livelli, si è trasformato nel mostro che oggi tutti i cittadini di San Cataldo e quanti hanno avuto la malasorte di sostare lungo le vie della nostra città conoscono bene:  un’area di sosta a pagamento che conta quasi 600 stalli che insistono anche in zone nelle quali la sosta non da problemi, ma quello che è peggio, un modo assolutamente vessatorio ed estremamente rigido, da parte degli ausiliari del traffico, di fare rispettare il parcheggio, basta chiedere in giro per capire che tipo di servizio viene svolto in città, ma non solo,  quasi la totalità dei proventi dei parcometri e delle CONTRAVVENZIONI va a vantaggio della ditta che gestisce la cosa.  Lo scopo principale delle strisce  blu non era quello di  regolamentare la sosta, di dare un servizio al cittadino, di favorire la sosta per facilitale gli acquisti nei negozi, e non  quello di fare meramente cassa, tra l’altro senza alcun vantaggio per la nostra città?? A questo punto la domanda sorge spontanea: ma tutto questo a chi giova??? Non certo alla città che non guadagna nulla o quasi; non ai pochi operatori economici rimasti che vedono dirottati i loro clienti verso il vicino centro commerciale, tanta è la paura di sostare, anche in maniera lecita, in piazza; non certo ai cittadini che stanno sopportando un pesante onere, in contravvenzioni, spesso ingiuste, in un momento così delicato della nostra economia. Per quanto detto le chiediamo di non rinnovare il contratto alla ditta che lo ha gestito finora, né ad altre ditte simili e soprattutto con le stesse clausole che hanno condotto a questa sciagurata situazione, ma di ripensare a quelli che erano stati gli accordi intercorsi tra l’amministrazione dell’epoca ed i commercianti ed attuarli, in alternativa le chiediamo di adottare un disco orario su entrambi i lati di Corso Vitt. Emanuele. Desidereremmo anche conoscere l’ammontare di quanto è costato ai sancataldesi, in termini di contravvenzioni e di proventi vari questo giocattolo, e quanto di tutto questo è rimasto alla nostra città. Distinti saluti”

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