Augusta (Usa), 16 feb. – Quando le persone che soffrono di depressione perdono la speranza di poter trascorrere una notte serena di sonno diventano ad alto rischio suicidio. A dimostrarlo e’ una nuova ricerca della Georgia Health Science University pubblicata sul ‘Journal of Clinical Sleep Medicine’.
L’insonnia e gli incubi – che spesso si confondono e vanno ‘mano nella mano’ – costituiscono, stando ai risultati, predittori significativi del suicidio. Il parametro considerato cruciale dagli studiosi statunitensi e’ la perdita di speranza: chi smette di sperare di poter trascorrere una buona notte sara’ piu’ incline a togliersi la vita. “Abbiamo scoperto che l’insonnia e gli incubi possono diminuire drasticamente la speranza di poter avere notti tranquille e riposanti”, ha spiegato Vaughn McCall del Medical College of Georgia Department of Psychiatry. “Cio’ rende le due condizioni dei potenti predittori del suicidio. E’ una scoperta affascinante: i nostri risultati sono i primi a rivelare un nuovo predittore del pensiero suicida. Si tratta di una condizione che d’ora in poi gli psichiatri dovranno considerare come un fattore di rischio suicidio, importante nei pazienti depressi che ne soffrono”. La ricerca ha coinvolto cinquanta pazienti depressi di eta’ compresa tra i venti e gli ottant’anni. I risultati hanno dimostrato che a correlare l’insonnia al suicidio e’ il pensiero disfunzionale relativo alla perdita di speranza di poter trascorrere una notte tranquilla.