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Truffe nel nisseno. Vendeva finti posti di lavoro, arrestata

Redazione

Truffe nel nisseno. Vendeva finti posti di lavoro, arrestata

Ven, 21/09/2012 - 14:34

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CALTANISSETTA – Vendeva posti di lavoro inesistenti. Conquistava la fiducia degli anziani e di persone bisognose e li raggirava con false promesse. La protagonista e’ una donna di 57 anni di Gela, Enza Patrizia Anfuso, arrestata dai carabinieri in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dalla procura di Gela. La donna risponde di truffa aggravata e millantato credito. Gli inquirenti hanno accertato che la 57enne, a capo di un patronato, adescava le proprie vittime e prometteva, previo il pagamento di cospicue somme di denaro, posti di lavoro in aziende grandi e piccole.
Ma anche affari d’oro nel mercato immobiliare. Bastava partecipare alle vendite all’asta di case, che, a suo dire, avrebbe pilotato grazie a conoscenze fra i funzionari pubblici. In un caso, una coppia di operai le ha versato in piu’ soluzioni oltre 50 mila euro, per ottenere l’assunzione della figlia e acquistare un immobile. In un altro caso un pensionato, per ottenere l’assunzione della figlia ha corrisposto alla donna oltre 5 mila euro. In un altro ancora, una pensionata gravemente malata, per il disbrigo di una pratica legata a una vicenda
successoria, ha sborsato inutilmente quasi 20.000 euro. La donna vantava conoscenze influenti fra medici, ufficiali e politici ed era pronta, se necessario, a intimorire le vittime.

Sulla vicenda della Signora Anfuso, la CNA della provincia di Caltanissetta, produce il seguente comunicato:
Apprendiamo dagli organi di stampa che una nostra dipendente, Enza Patrizia Anfuso, titolare del patronato Epasa è stata arrestata dai carabinieri a seguito del provvedimento emesso dal gip del tribunale gelese, su richiesta della procura della Repubblica, perché ritenuta responsabile di truffa aggravata e millantato credito. La Cna provinciale nel ribadire di essere completamente estranea a qualunque comportamento illecito messo in atto dalla signora Anfuso, a tutela delle propria immagine provvede con effetto immediato a sospendere il rapporto di lavoro con la propria dipendente,in attesa dei risultati della magistratura, e riservandosi ulteriori azioni  qualora dagli sviluppi dell’indagine dovessero emergere condotte lesive del prestigio dell’associazione?

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