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ICS:”La legalità e lo sviluppo sono concetti che non vanno sbandierati, ma concretizzati”

Redazione

ICS:”La legalità e lo sviluppo sono concetti che non vanno sbandierati, ma concretizzati”

Ven, 11/05/2012 - 22:57

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Ci risiamo. Lo schema si ripete.

In questo territorio, quando un cittadino esprime, liberamente e consapevolmente, delle valutazioni che toccano la sensibilità friabile di specifici personaggi e la consistenza virtuale di proposte che, da anni, si trascinano per appagare la fortuna politica di taluni, comincia, ad opera di giannizzeri senza titolo, un fuoco di sbarramento che scade sempre nel vile attacco personale.

Ci riferiamo alla discussione avviata da Pasquale Tornatore in ordine alla zona franca per la legalità, subito rimbrottata da Giuseppe Ippolito “consulente-esperto”, per conto della provincia – ufficio di Piano del Gal ‘Terre del Nisseno’ – e presidente dell’Ass. Cultura, Sviluppo e Legalità.

Ma cosa ha fatto strepitare l’Arch. Ippolito al sacrilegio, alla blasfemia, al reato di lesa maestà?

Il dott. Tornatore, da imprenditore che opera nel nostro territorio, ha fatto un’analisi scarna e senza orpelli di quella che è la realtà; delle molteplici promesse infrante, dei sogni di sviluppo prospettati e mai concretizzati, “delle tante leggi e degli strumenti di finanza agevolata (legge 488, patti territoriali, contratti d’area) che hanno illuso territori, giovani e famiglie”.

La politica del governo Lombardo, con i suoi tecnici di facciata, con le consulenze, la nomina degli esperti amici e i commissariamenti di enti – espediente autoritario per la gestione auto-referenziale del potere -, quale legalità e sviluppo sta promovendo?

L’Unione Europea bacchetta la Sicilia per il mancato utilizzo delle risorse, il Governo Monti bacchetta la Sicilia quando il governatore batte cassa, pressato dal Movimento dei Forconi per le condizioni disastrose dell’agricoltura, facendosi ricordare che la Regione, nel solo 2011, ha restituito 241 milioni di euro di fondi non spesi e ne ha utilizzati complessivamente solo il 9%.

CALTANISSETTA – In un tempo d’estrema difficoltà economica e sociale è veramente sorprendente che ancora non ci si renda conto, come sostenuto da Pasquale Tornatore, che “un reale processo di rinascita si potrà avere soltanto se si avvierà un nuovo percorso di partecipazione democratica tra tutti gli attori del territorio, e non solo di alcune componenti che pensano di dettare legge e avere da soli la ricetta e il diritto di determinare il futuro di questa provincia e dei suoi abitanti”.

Fuori dal disincanto, in questo gioco delle parti, sembra ormai consolidato l’inserimento di una nuova componente politica locale che vuole entrare nel circuito della gestione del potere costituendo quello che Padoa-Scioppa stigmatizzava come il partito della Confindustria.

La legalità e lo sviluppo sono concetti che non vanno sbandierati, ma concretizzati, partendo ognuno dal proprio ambito, per far sì che si possa tornare a dare fiducia al territorio e ai suoi cittadini che sembrano sempre più indifferenti agli effimeri giochi della politica.

Di questo le ultime elezioni amministrative ce ne danno contezza. Modelli di partecipazione democratica, mai incoraggiati da chi gestisce la cosa pubblica, si stanno imponendo con i movimenti civici che hanno bisogno, oltre che di “megafoni” come Beppe Grillo, soprattutto della capacità di fare sistema di andare oltre la propria proposizione individuale per dare forza e organizzazione ad una proposta politica di governo dei territori che viene dal basso.

Quindi,vanno ringraziati e sostenuti i cittadini come Pasquale Tornatore che, superando l’imbarazzo e l’atavico timore del potere, dicono chiaramente quello che pensano mettendosi a servizio per la costruzione di una reale rinascita della nostra terra.

Il Movimento “Intesa Civica Solidale”

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