ROMA – E’ rebus sul numero effettivo di province che saranno soppresse dalla manovra di Ferragosto varata dal governo Berlusconi, con un taglio che dovrebbe riguardare non più le 38 iniziali ma un numero di province compreso fra 29 e 35, tra cui figurano comunque sempre Caltanissetta ed Enna. “Salvate”, infatti, non a caso, alcune province con un escamotage alquanto discutibile (che sembra una boutade d’estate ma purtroppo non lo è, degna più della migliore commedia all’italiana che di un governo che si rispetti): qualora si scendesse al di sotto dei 300.000 abitanti a far testo sarebbe comunque anche un’altra variabile e cioé quella dell’estensione, fissata dal governo in 3.000 km quadrati (guardacaso l’estensione della provincia di Sondrio – a rischio di taglio – città d’origine del ministro Giulio Tremonti).

Adesso la parola definitiva per l’attuazione della voce che riguarda le province nella manovra del governo Berlusconi destinata a far quadrare i conti passa al censimento, che si svolgerà in autunno e darà numeri certi su cui fare previsioni. Ma non va dimenticato che le regioni a statuto speciale (Sicilia e Sardegna) hanno a loro volta facoltà di legiferare in tal senso e dunque bisognerà aspettare ancora un paio di mesi (l’Ars ha nel suo calendario dei lavori un punto che riguarda l’abolizione delle province, che era una proposta avanzata già nei mesi scorsi).

Ma anche le province “superstiti” subiranno tagli, con una riduzione del 50% per consiglieri ed assessori. Ed ancora tagli per i consigli regionali, che passeranno da 775 a 610 consiglieri regionali, con una riduzione complessiva del 20%, e riduzione degli assessori e degli stipendi ed istituzione dei revisori dei conti anche per le Regioni.

Per saperne di più sulla provincia di Caltanissetta, sulla sua nascita e la sua storia visita il link

http://www.provincia.cl.it/index.php?quale=UserFiles/File/Nascita.htm