L’ondata di caldo che ha colpito l’America Latina dall’inizio dell’anno ha fatto sì che la temperatura percepita aumentasse fino al livello record di 62,3°C a Rio de Janeiro, in Brasile, questo fine settimana, mentre minacciava pioggia nel sud del paese. “Evitate ogni esposizione prolungata al sole. Idratatevi!”, ha avvertito il sistema di allerta municipale di Rio, dopo che sabato sono stati registrati 60,1°C, un record da quando questo tipo di misurazione è iniziata nel 2014.

La zona occidentale di Rio è costituita da quartieri poveri, periferici e poco serviti, dove vive oltre il 40% della popolazione di oltre sei milioni di abitanti. Domenica, con una temperatura massima reale di 42°C, la temperatura percepita è salita ai massimi livelli anche nella zona residenziale del Giardino Botanico, a sud di Rio, privilegiata dalla sua numerosa vegetazione e dove la temperatura percepita è salita a 57,7° C.

Emblematiche di Rio, le spiagge di Ipanema e Copacabana domenica erano gremite di gente. Molti hanno trovato rifugio anche nel Parco Tijuca, un vero e proprio polmone verde della città. A San Paolo, la città più grande del Sud America con il doppio della popolazione di Rio, più di 12 milioni di abitanti, sabato è stato il giorno più caldo dell’anno con la colonnina di mercurio salita a 34,7° rispetto al 2019. Si tratta della temperatura più alta registrata nel mese di marzo da quando l’Istituto meteorologico nazionale brasiliano (Inmet) ha iniziato a misurarla nel 1943.