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Coldiretti: l’energia peserà nel carrello della spesa degli italiani

Redazione 2

Coldiretti: l’energia peserà nel carrello della spesa degli italiani

Gio, 01/09/2022 - 10:24

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Se il record dell’aumento spetta ai prezzi dell’olio di semi (+63 per cento) per le difficolta’ di importazione dall’Ucraina, il caro energia si scarica a valanga sul carrello della spesa con rincari che vanno dal 34 per cento per il burro al 15 per cento per le uova.

E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti che ha stilato la black list degli aumenti sullo scaffale sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione ad agosto 2022, che con un valore del +8,4 per cento ha raggiunto il record dal 1985 mentre i beni alimentari salgono addirittura del 10,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A far segnare i maggiori rincari sono i prodotti di base dell’alimentazione delle famiglie che subiscono gli effetti dell’aumento dei costi energetici e di produzione alimentati dalla guerra in Ucraina, abbinati al caldo record e alla siccita’, che – sottolinea la Coldiretti – costringono i consumatori a tagliare gli acquisti soprattutto tra le famiglie piu’ deboli. Tra i prodotti che fanno segnare il maggior aumento dei prezzi c’e’ infatti – precisa la Coldiretti – la margarina con un +24 per cento, seguita dalla farina (+23 per cento), il riso (+22 per cento) e la pasta (+22 per cento).

Ma l’inflazione non risparmia neppure il latte conservato (+19 per cento) ne’ il prodotto simbolo dell’estate che sta finendo come i gelati (+18 per cento), che precedono la carne di pollo, aumentata del 16 per cento e le uova (+15 per cento). Ma aumenti si registrano anche per le verdure fresche (+12 per cento) e per la frutta (+8 per cento) anche per effetto delle speculazioni che – denuncia la Coldiretti – sottopagano le produzioni agli agricoltori e fanno triplicare i prezzi dell’ortofrutta dai campi alla tavola. Il risultato e’ che gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 dell’11 per cento in quantita’ rispetto allo scorso anno, su valori minimi da inizio secolo, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia dai quali emerge che il consumo di frutta delle famiglie nel primo semestre del 2022 si e’ attestato a 2,6 milioni di tonnellate in quantita’.

Il balzo dei prezzi secondo una stima Coldiretti, costera’ nel 2022 alle famiglie italiane 564 euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina, che colpisce soprattutto le categorie piu’ deboli che riservano una quota rilevante del proprio reddito all’alimentazione. Si rischia cosi’ di aggravare un trend che vede gia’ oltre 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare e che rappresentano – continua la Coldiretti – la punta dell’iceberg delle difficolta’ in cui rischia di trovarsi un numero crescente di italiani. Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne – denuncia la Coldiretti – dove piu’ di un’azienda agricola su 10 (13 per cento) e’ in una situazione cosi’ critica da portare alla cessazione dell’attivita’ ma oltre un terzo del totale nazionale (34 per cento) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea.

In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170 per cento dei concimi al +90 per cento dei mangimi al +129 per cento per il gasolio fino al +300 per cento delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che – evidenzia Coldiretti – vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in piu’ rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15 per cento, dal +35 per cento delle etichette al +45 per cento per il cartone, dal +60 per cento costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70 per cento per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

“Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”, ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando che “occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.

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