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Incontroluce: il lungometraggio di Valerio Cammarata vince il XXIII Festival intercomunale del Cinema Amatoriale

Redazione 2

Incontroluce: il lungometraggio di Valerio Cammarata vince il XXIII Festival intercomunale del Cinema Amatoriale

Gio, 28/04/2022 - 10:31

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Un giovane che vive la vita con superficialità e arroganza che viene “punito” con i lavori sociali, in una Tenuta nella quale si aiutano nel percorso all’autonomia persone con autismo, e il “suo” viaggio interiore verso la consapevolezza.

È questo in sintesi il focus attorno al quale ruota “Incontroluce”, il lungometraggio che il regista sancataldese Valerio Cammarata ha realizzato in collaborazione con l’associazione “Progetto di Vita”.

Uno spaccato della realtà odierna e un invito al percorso che dovrebbe intraprendere la società per raggiungere un’evoluzione civica che ha convinto la giuria del XXIII Festival intercomunale del Cinema Amatoriale.

Il lungometraggio ha ottenuto il primo premio con la seguente motivazione: “Per l’incisiva descrizione con cui si compone il ritratto di un adolescente nel suo difficile percorso e nella sua ricerca di una personale socialità. Anche l’intelligente inserimento della colonna sonora e la vivida di fotografia contribuiscono a questa finalità”.

Un cast “amatoriale” composto dalle stesse persone autistiche che gravitano attorno alla Tenuta Sant’Angela Merici gestita dalla ConSenso Coop. Soc.  insieme ad alcuni ragazzi che frequentano l’Oratorio di San Cataldo e dalla music band “Effetto Larsen”. Persone che non hanno aspirazioni nel mondo del cinema e nello spettacolo ma una grande voglia di vivere in un mondo in cui l’inclusione e la condivisione di competenze ed emozioni sia parte integrante della normale routine quotidiana.

Tra i 60 lavori presentati al concorso “Incontroluce” ha conquistato la giuria presieduta dall’attore cantante vignettista Ricky Modena e composta dall’attrice scrittrice umoristica Francesca Belussi, dall’attrice e regista teatrale Claudia Foletti, dal filmmaker Dede Preti e dell’attore cabarettista Adriano Buttitta.

“Siamo orgogliosi che la giuria abbia compreso l’importanza del nostro lavoro che è stato magistralmente messo in scena dal regista Valerio Cammarata – ha commentato il direttore della tenuta Sant’Angela Merici Gaetano Terlizzi -. Il film amplifica il messaggio che noi vogliamo trasmettere e sottolinea come l’autismo non vada osservato a distanza, quasi con il timore di vedere <<quella crepa interiore>>. C’è una crepa in ogni cosa – e in ogni persona -anche se si presenta in modo differente. E, a renderci diversi, è proprio quello che si fa dopo averla individuata”.

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