Salute

L’e-commerce cresce ma la Sicilia resta indietro: gli ultimi dati bocciano l’isola

Redazione

L’e-commerce cresce ma la Sicilia resta indietro: gli ultimi dati bocciano l’isola

Mer, 02/03/2022 - 11:03

Condividi su:

Negli ultimi due anni, complice anche la situazione legata al Covid e alle chiusure per lockdown, l’e-commerce ha conosciuto una crescita esponenziale in tutta Italia, spingendo molte aziende a investire proprio sul digitale per adattarsi al cambiamento in atto. Una trasformazione già in corso da tempo che, tuttavia, con l’emergenza in atto si è ulteriormente velocizzata portando molti settori a registrare numeri davvero interessanti. Se a livello nazionale, tuttavia, la percentuale di cittadini che hanno acquistato beni e servizi online è salita al 44% nel 2020, molto più basso è il dato relativo alla sola Sicilia, ferma al 27,4%. Vediamo più nel dettaglio cosa ci dicono le statistiche e quali prospettive ci sono per la nostra Regione.

Il boom delle vendite online

Le vendite di beni e servizi sul web sono in continua crescita per diversi motivi: si è accennato alla situazione emergenziale, che certamente ha contribuito a questo boom, ma in realtà sono diversi i fattori che hanno spinto in su il mercato digitale. Le nostre abitudini quotidiane stanno infatti cambiando giorno dopo giorno grazie alla diffusione e al continuo miglioramento delle tecnologie a nostra disposizione, che oggi ci consentono di avere a portata di mano tantissime soluzioni per il lavoro, la vita privata e l’intrattenimento.

Proprio quest’ultimo comparto rappresenta uno dei più attivi in tal senso, con proposte sempre nuove e a misura di utente che spaziano dalla fruizione di contenuti audiovisivi fino ai giochi online, settore in cui i casino digitali hanno svolto un ruolo da protagonisti. Sfruttando cataloghi ricchi di proposte e in continuo aggiornamento e puntando su ben precise strategie di marketing, come l’offerta di bonus da utilizzare per la prova del servizio, le piattaforme di casino hanno infatti avvicinato una vastissima platea di utenti, oggi connessi quotidianamente sia tramite PC che da mobile.

Pur con un leggero ritardo rispetto alle vendite di questi servizi, come detto anche il mercato dei beni fisici sta oggi riscontrando dati importanti, con alcuni settori in particolare a trainare la crescita. Abbigliamento e articoli sportivi, elettronica, casalinghi, ma anche beni solitamente legati a una dimensione più tradizionale, come gli alimentari, segnano variazioni positive anche ben oltre il 10%, segno di un diverso approccio degli stessi utenti alla possibilità di acquistare tramite web.

Acquisti sul web: la Sicilia non segue il trend

Se i dati nazionali premiano l’e-commerce nelle sue diverse forme, non si può certo guardare con piena soddisfazione a ciò che emerge dall’analisi regionale. La Sicilia, infatti, risulta essere ancora indietro rispetto al resto del Paese, con un dato del 27,4% di cittadini ad aver effettuato almeno un acquisto online (percentuale inferiore alla media nazionale del 2018, già al 36%).

La regione a tre punte si posiziona terz’ultima in questa particolare graduatoria, precedendo solo Campania (26,1%) e Calabria (24%), per un terzetto tutto meridionale che ben evidenzia il gap con il centro-nord. Ai vertici della classifica troviamo infatti Lombardia e Trentino Alto Adige (44,4%), Valle d’Aosta (43,5%) e Veneto (43,2%), seguite da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Le statistiche mostrano dunque una netta disparità tra nord e sud, frutto non solo di differenze infrastrutturali ma anche di un ritardo dal punto di vista socio-culturale che va contrastato in maniera netta.

Chi sono gli utenti che comprano online

Se i dati geografici evidenziano le differenze tra le varie Regioni, a livello sociologico può essere ancora più interessante capire quale sia il profilo degli utenti che acquistano più spesso online e se, da questo punto di vista, qualcosa sta cambiando nel corso degli anni. Com’è facile immaginare, i più attivi sul web sono ovviamente i giovani e, in particolare, la fascia 25-34 anni, più avvezza all’uso delle tecnologie sia da un punto di vista dell’utilizzo dei dispositivi che della fiducia nei protocolli di sicurezza oggi attivi.

All’aumentare dell’età diminuisce, quindi, la percentuale degli acquirenti, per via di una maggiore diffidenza nei sistemi di pagamento digitali e per una minore capacità di uso delle varie piattaforme di shopping. Non è raro, tra l’altro, che persone appartenenti a queste fasce si rivolgano a familiari più giovani per procedere ai propri acquisti, spostando dunque la bilancia statistica.

Nonostante queste differenze, va comunque notata una leggera crescita anche negli utenti over 50 in grado di usare i servizi di shopping online, legata anche alla diffusione ormai vastissima degli smartphone e alla maggiore semplicità di accesso a social, piattaforme e portali di e-commerce.

Pubblicità Elettorale