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Rassegna Stampa. L’architetto diventato portalettere a Caltanissetta: “Mi sento privilegiato”

La Sicilia

Rassegna Stampa. L’architetto diventato portalettere a Caltanissetta: “Mi sento privilegiato”

Sab, 16/10/2021 - 14:33

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Un percorso di studi terminato con la laurea e svariate esperienze lavorative temporanee alle spalle. È il profilo che accomuna tanti giovani siciliani a caccia di stabilità in un momento storico in cui trovare il cosiddetto “impiego per la vita” è un obiettivo che si raggiunge sempre più in là con l’età.

Ed è anche il caso di Gianfranco Feola, siracusano di 38 anni, assunto a tempo indeterminato da Poste Italiane presso il centro distribuzione di Caltanissetta Leone. Il giovane portalettere è tra gli oltre 100 inserimenti che l’azienda ha effettuato in Sicilia dal 2020, tra stabilizzazioni nei centri di recapito e nuovi ingressi negli uffici postali, dando una possibilità di riscatto ad altrettanti giovani “scoraggiati dai numeri della disoccupazione sull’Isola e ancor di più dal periodo di pandemia”, come commenta Gianfranco. “Negli ultimi anni – racconta – mi ero arreso all’idea che avrei trascorso la vita da precario. Con una laurea e un’abilitazione professionale in mano ma senza certezze economiche.

Ho sempre lavorato con aziende pubbliche e private ma il settore è instabile così come la durata e la garanzia di un contratto duraturo”. Con una prima assunzione a tempo determinato nel 2016, Gianfranco Feola comincia la gavetta in Poste Italiane come portalettere a Siracusa. Col passare dei mesi e l’esperienza acquisita, per lui quel lavoro cercato inizialmente per arrotondare e pagarsi gli studi diventa una professione e una speranza per il futuro. “Volevo rimanere al Sud nonostante le scarse possibilità di trovare un impiego.

Quando ho appreso della ricerca di personale in Sicilia mi sono subito candidato e oggi non mi pesa lavorare a 150 chilometri da casa perché so di essere un privilegiato rispetto a tanti conterranei che vivono ben più distanti dalle proprie famiglie. Ho preso un piccolo appartamento in affitto vicino la sede di lavoro e nel fine settimana in due ore di auto rientro a casa”. Gianfranco al momento è ancora una “scorta” come viene definito nel gergo postale chi presta servizio di recapito secondo necessità in diverse zone della città, ma prevalentemente il suo “giro” include frazioni rurali e contrade di campagna. “Qui il mio lavoro è ancora più difficile – precisa il giovane portalettere – e per questa ragione ancora più importante e sfidante. Senza l’iniziale affiancamento ai colleghi con più esperienza mi sarei perso, in tutti i sensi. Tra strade dissestate, citofoni inesistenti e cognomi introvabili, anche il rapporto con residenti e clienti fa la differenza”.

Nonostante la recente assunzione, per l’architetto quel posto di lavoro a tempo indeterminato a Caltanissetta rappresenta solo un punto di partenza. “Mi pongo sempre obiettivi più alti – conclude – e so di lavorare per un’azienda grande in cui si può crescere. Voglio mettermi in gioco e fare carriera, e poter affermare che se non ci si arrende è possibile farlo anche in Sicilia”.

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