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Le Spighe, Scarantino candidato sindaco: “Amo San Cataldo, c’è un’estrema precarietà economica, necessità una via d’uscita”

Redazione

Le Spighe, Scarantino candidato sindaco: “Amo San Cataldo, c’è un’estrema precarietà economica, necessità una via d’uscita”

Mer, 25/08/2021 - 12:20

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“E con entusiasmo e senso di gratitudine che annunciamo la candidatura a sindaco del dott. Giuseppe Scarantino”. Comincia così la nota del movimento civico LE SPIGHE. San Cataldo – si legge nel comunicato – sta vivendo una crisi sociale ed economica tanto grave da compromettere la sua immagine di città virtuosa. Riteniamo che il dott. Scarantino sia la persona giusta per guidare larduo ma necessario processo di rinascita di questa comunità ferita. È persona integerrima, di specchiata onestà, estranea a logiche clientelari. Vanta competenze professionali di altissimo profilo soprattutto in campo economico. Tutti conoscono le sue doti di moderazione ed equilibrio, la sua attenzione per i più deboli, la sua capacità di ascolto, di dialogo e mediazione. Il suo impegno politico per San Cataldo ha consentito al nostro movimento di arricchirsi sempre più, aggregando realtà politiche e sociali, professionisti e persone desiderose soltanto di spendersi per la propria città con passione e disinteresse.


Così prosegue la nota: L’intervento pubblico dell ex sindaco Francesco Raimondi, che nelle scorse settimane ha deciso di sostenere il progetto politico de LE SPIGHE, ha rappresentato uno snodo fondamentale nel percorso di crescita del nostro movimento. Abbiamo rivisto il nostro progetto e raccolto il suo invito a lavorare per l’unificazione e il riscatto della città”.
Queste le parole del candidato sindaco: “Ho accettato l’invito del movimento e di moltissimi concittadini perché amo San Cataldo e perché vorrei creare un’alternativa a quella che oggi sembra l’unica via per i giovani: emigrare per potersi realizzarsi. Proprio per questo dico ai giovani: impegnatevi in politica. Tra le altre motivazioni di fondo che mi spingono a dedicarmi al bene della collettività c’è la constatazione che la nostra città è chiamata ad affrontare una delle più grandi sfide dal dopoguerra a oggi. Lo scioglimento per mafia e il dissesto finanziario dell’ente rappresentano una macchia che dobbiamo cancellare al più presto”. Nato nel quartiere popolare di Sant’Antonio, il dott. Scarantino – 65 anni, sposato con Angela e padre di quattro figli – è manager e consulente finanziario. Il programma? Sarà semplice, snello, credibile e realizzabile. C’è un’estrema precarietà economica oltreché un quadro politico segnato da conflittualità e frammentazione. Questa combinazione impone una via d’uscita: un gruppo dirigente che sappia dialogare, che cerchi sempre l’unità e la concordia, che non illuda, che trovi soluzioni ragionevoli e sappia attrarre risorse economiche esterne. Cito soltanto alcune priorità: risanamento del bilancio comunale, massima attenzione alle fasce deboli, al mondo del volontariato e alle parrocchie; presentazione di progetti di qualità al fine di attrarre investimenti preziosi (Recovery Plan) volti a riqualificare il nostro paese e a rimettere in moto l’economia. Efficienza nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia delle strade. Dialogo con gli imprenditori e con i commercianti. Valorizzazione della Settimana Santa e dei siti (dalla villa comunale a Gabara, dal parco Achille Carusi a Vassallaggi). Cultura e identità locale. Promozione della cultura dello sport di tutti gli sport, anche quelli cosiddetti minori. Trasparenza assoluta negli appalti e lotta al malaffare.
Credo nel concetto di squadra aggiunge il dott. Scarantino. Saprò prendere con fermezza le decisioni necessarie, ma dopo averle condivise con i miei interlocutori politici e soprattutto dopo avere ascoltato i bisogni dei cittadini. Tengo inoltre a precisare che il nostro è un movimento aperto a tutte le forze sociali, economiche e politiche che hanno a cuore le sorti del paese”. E conclude: Faccio mio lappello lanciato dall’amico Franco Raimondi, che tanto ha dato alla comunità di San Cataldo, spendendosi sempre sul territorio in prima persona, e che ringrazio per la generosità del suo gesto. Anch’io metterò il massimo dell’impegno per costruire una città giovane, aperta, unita e solidale.
A tutti dico ancora una volta: ritroviamo l’orgoglio di essere sancataldesi!.

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