Salute

IL PUNTO. Palermo, coppia gay aggredita a calci e pugni in centro

Redazione

IL PUNTO. Palermo, coppia gay aggredita a calci e pugni in centro

Dom, 30/05/2021 - 17:01

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Insultato e picchiato nel centro storico, perché teneva per mano il suo compagno. È successo sabato sera in via dell’Università a Palermo, dove una coppia gay è stata presa di mira da un gruppo di giovanissimi. La polizia è intervenuta dopo la segnalazione di un giovane colpito con calci e pugni da un gruppo.

Gli agenti stanno verificando la dinamica degli eventi. Ma, secondo quanto emerso, il ragazzo, 29 anni di Torino, che stava cercando un bed&breakfast per trascorrere la notte in città con il compagno e altri due amici, sarebbe stato preso di mira da una baby gang di due ragazzini e due ragazzine. Prima gli insulti e poi il passaggio dalle parole ai fatti, con calci e pugni e anche una bottigliata in faccia contro uno dei due.

Il giovane ferito è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Civico del capoluogo siciliano e dimesso in mattinata con una prognosi di 25 giorni, dopo aver rimediato anche la frattura del naso. Anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza per le vie del centro di Palermo saranno utili agli investigatori per cercare di far luce sull’aggressione.Pioggia di commenti dal mondo politico, mentre continua il dibattito condito da polemiche sul disegno di legge Zan contro l’omotransfobia.

“Dell’aggressione di Palermo non mi colpisce soltanto la ferocia; e non mi ferisce soltanto l’umiliazione e il grande dolore di chi l’ha subita. Quello che mi sconvolge profondamente è la giovanissima età degli aggressori”, sottolinea la senatrice del Pd Monica Cirinnà, “vorrei se ne rendessero conto tutti coloro che, per motivi di convenienza politica, strumentalizzano il ddl Zan”.

Di “inqualificabile aggressione” parla il presidente dei senatori di Italia viva, Davide Faraone, che rimarca “quanto urgente sia trovare il modo per uscire dallo stallo ed approvare in tempi rapidissimi una legge contro le discriminazioni omotransfobiche”.

Gli fa eco la capogruppo a Palazzo Madama di Forza Italia, Annamaria Bernini, secondo cui “una legge è assolutamente necessaria, perché il Parlamento non può restare inerte di fronte a questa inaccettabile deriva di inciviltà”.

“La politica dimostri maturità e indichi la strada, anche attraverso l’approvazione del ddl Zan, per un Paese più civile”, rincara il senatore di LeU, Francesco Laforgia. “La vile aggressione ai danni di una coppia gay – chiosa Davide Crippa, capogruppo alla Camera del M5S – dimostra una volta di più che non dobbiamo piegarci a un clima d’odio”

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