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Usa, Kissinger: “Gianni Agnelli era un uomo del Rinascimento”

Redazione

Usa, Kissinger: “Gianni Agnelli era un uomo del Rinascimento”

Ven, 12/03/2021 - 10:57

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”Gianni AGNELLI aveva molteplici interessi e passioni, era un uomo del Rinascimento: amava l’Italia, credeva nell’Europa unita e si sentiva profondamente legato all’America”. Con queste parole l’ex Segretario di Stato Usa Henry Kissinger, parlando al telefono dal suo ufficio di Manhattan con La Repubblica, ricorda l’ex presidente di Fiat a cui è stato legato da una lunga e intensa amicizia.

Il primo incontro con Gianni AGNELLI è avvenuto ”durante un importante evento al Quirinale” e subito ”avemmo una grande, intensa, conversazione e ”nacque la nostra straordinaria amicizia”. Conoscere l’America fu strategico per AGNELLI al fine di trasformare la Fiat in una grande azienda italiana ed europea. ”Gianni amava l’America per due ragioni diverse ma intrinsecamente legate fra loro”, una famigliare, ”la madre e la nonna erano americane”. La seconda ”aveva a che fare con le sue convinzioni: credeva che il futuro dell’America e dell’Europa fossero strettamente collegati. Non riusciva a pensarle divise, separate.

Su ogni fronte della vita, della creatività, della politica, dello sviluppo. Dunque per Gianni l’America non era solo business, ma una combinazione unica di interessi ed affetto personale”. AGNELLI considerava New York come una sua città ed aveva in lei e David Rockefeller i migliori amici. Come vivevate tale rapporto di amicizia? ”Parlavamo tre o quattro volte la settimana al telefono.

Il problema era che Gianni non faceva troppa attenzione alla differenza di orario. Chiamava, ad esempio, quando in Italia erano le dieci del mattino e da me solo le quattro, ovvero in piena notte. Parlavamo a lungo, di tutto. Di politica americana come di politica interna italiana, di economia come di affari internazionali e sport. Gianni era un uomo del Rinascimento, aveva molti interessi e voleva sempre andare a fondo, alla radice, delle questioni che discuteva”.

A proposito di sport, Kissinger racconta che ”andavamo spesso a vedere partite di calcio assieme. In più Paesi europei. Era una grande passione condivisa. Ma il problema è che Gianni voleva sempre andare via dallo stadio dieci minuti prima della fine e spesso le partite erano in bilico in quegli ultimi minuti”. ”

Gianni provava una speciale combinazione di amore per l’Italia e di consapevolezza della necessità dell’Unione Europea. Dunque credo che se oggi fosse vivo vedrebbe con favore i grandi sforzi che l’Italiasta facendo per risollevarsi dalla pandemia ma al tempo stesso chiederebbe ai leader europei di essere uniti, agire assieme, e lavorare con gli Stati Uniti per consentire alle economie di Europa e di America di tornare a correre”