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M5S Sicilia: no scorie nucleari nell’isola. Musumeci intervenga

Redazione

M5S Sicilia: no scorie nucleari nell’isola. Musumeci intervenga

Mar, 05/01/2021 - 14:43

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“No al deposito di scorie nucleari in Sicilia“. Il M5S all’Ars ribadisce il secco rifiuto di fare della’isola un deposito di stoccaggio di rifiuti nucleari. Per questo due anni fa aveva presentato una mozione, (primo firmatario Nuccio Di Paola), approvata all’unanimità dall’Aula, che impegnava il governo regionale “a dichiarare denuclearizzato l’intero territorio della Regione Siciliana, ad imporvi l’assoluto divieto allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari e a dichiarare la totale contrarietà all’individuazione della Sicilia come sede di deposito nazionale per i rifiuti radioattivi”. “Vorremmo capire – dice Di Paola- cosa ha fatto Musumeci in questi due anni per non tramutare in carta straccia, come purtroppo troppo spesso avviene con le mozioni – la volontà del Parlamento siciliano. Se non ha fatto nulla, come crediamo, recuperi l tempo perso, ci sono ancora i margini per farlo. Altri presidenti di Regione hanno preso posizione, perché la Sicilia non lo ha fatto?”

“La nostra posizione – affermano i deputati 5 stelle della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito – non è cambiata. La Sicilia, già martoriata sotto il profilo ambientale, non può e non deve diventare centro di stoccaggio dei rifiuti nucleari. Musumeci dovrà impegnarsi a non accogliere le proposte della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) approvata ora. Si apre infatti oggi la fase del confronto con gli enti locali e successivamente le trattative bilaterali con le Regioni nel cui territorio ricadono le aree idonee. In caso di insuccesso delle trattative bilaterali verrà convocato un tavolo interistituzionale, come ulteriore tentativo di pervenire a una soluzione condivisa. Qui Musumeci dovrà fare di tutto per dare attuazione alla mozione, che, lo ricordiamo, è un impegno vincolante. Il presidente non può continuare ad ignorare il Parlamento e la democrazia. Non speravamo di certo nella sua sensibilità ambientale per la tutela della nostra Regione, ma almeno rispetti gli elettori che rappresentiamo”. 

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