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Caltanissetta, omicidio in centro storico: rinvenuta l’arma del delitto, un coltello con lama da 30 centimetri

Redazione

Caltanissetta, omicidio in centro storico: rinvenuta l’arma del delitto, un coltello con lama da 30 centimetri

Sab, 06/06/2020 - 09:41

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Proseguono a ritmo serrato le indagini per fare luce sul cruento delitto che è costato la vita a Siddique Annan, pakistano di 32 anni, accoltellato nella propria abitazione, in via San Cataldo, nel centro storico di Caltanissetta.

Nella notte a cavallo tra il 3 e il 4 giugno, i Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta sono stati chiamati ad intervenire per il crimine avvenuto nel capoluogo nisseno. I militari della Sezione Operativa del NORM di Caltanissetta, coadiuvati da personale della Stazione di Caltanissetta e della Sezione Radiomobile del NORM, hanno identificato quattro connazionali della vittima come responsabili dell’efferato delitto.

Già dopo poco tempo dalla realizzazione dell’omicidio, i Carabinieri erano riusciti a fermare due componenti della banda che, per sottrarsi alla cattura, avevano provato a trovare rifugio da un loro connazionale, residente in uno stabile vicino a quello in cui è avvenuto l’omicidio. I militari, dopo aver sentito alcuni testimoni oculari, avevano individuato il palazzo ed avevano fatto immediatamente irruzione: vani sono stati i tentativi del fiancheggiatore, arrestato per favoreggiamento personale, di ritardare l’ingresso dei militari e di facilitare la fuga dei due assassini.

Da quel momento in poi i Carabinieri del NORM, anche grazie alla collaborazione di personale specializzato nei rilievi tecnici del Nucleo Investigativo di Caltanissetta, hanno eseguito una serie di sopraluoghi sia nelle abitazioni dei fermati sia in quella in cui si era consumato l’omicidio: è stato rinvenuto un coltello di circa 30 cm, l’arma del delitto, che era stato nascosto dai sospetti.

Le indagini si sono quindi concentrate sulla ricerca di ulteriori della banda ed in questo contesto preziosa è stata la collaborazione di testimoni e delle immagini di video sorveglianza presenti in zona, dalle quali è stato possibile risalire alle generalità di altri due pakistani. L’attività d’indagine ha permesso, quindi, di rintracciare un’abitazione di Canicattì in cui gli ultimi componenti della banda avevano verosimilmente trovato rifugio. Nel tardo pomeriggio del 4 giugno, quindi, anche con l’appoggio di militari dell’Arma della provincia di Agrigento, è scattato un ulteriore blitz. I due rei hanno provato una fuga, immediatamente interrotta dai Carabinieri.

Ancora in fase di accertamento il movente.

Le cinque persone coinvolte, attualmente in custodia cautelare in carcere a Caltanissetta ed Agrigento, compariranno domani davanti al GIP per l’udienza di convalida dei fermi. E’ in corso l’esame autoptico effettuato dal medico legale Cataldo Rano. (Foto di repertorio)

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