Salute

Rassegna stampa. Caltanissetta, Coronavirus: timori di contagi in uffici giudiziari

Vincenzo Pane - La Sicilia

Rassegna stampa. Caltanissetta, Coronavirus: timori di contagi in uffici giudiziari

Ven, 27/03/2020 - 11:06

Condividi su:

I vertici giudiziari del distretto nisseno chiedono chiarezza e informazioni utili su come affrontare sempreal megliol’epidemia di Covid 19. In particolare, il presidente della Corte d’appello nissena MariaGrazia Vagliasindi–anche a nome dei vertici degli altri uffici –ha scritto al responsabile del settore Sanità pubblica epidemiologica e medicina preventiva, Francesco Iacono, per chiedere indicazioni. «Chiediamo –ha affermato il presidente – un parere qualificato in ordinealla sussistenza dei presupposti per disporre prudenzialmente il massimo ed ulteriore distanziamento sociale all’interno degli uffici giudiziari di Caltanissetta, Enna e Gela. Si sono verificati, come è ampiamente noto, casi conclamati di infezione da coronavirus nelle città di Caltanissetta ed Enna e nei comuni di Agira e Leonforte. È accertato che persone affette da coronavirus hanno frequentato i locali degli uffici giudiziari del palazzo di giustizia di Caltanissetta, del Tribunale di sorveglianza, del Tribunale per i minorenni, del Giudice di pace e dell’ufficio Unep».

Anche ad Enna ricorre una situazione di straordinaria emergenza, sicché l’evidenza segnala una situazione di allarmante diffusività del contagio proprio in questa settimana e nella prossima. Nel contesto descritto rimane riservata all’Asp ed al Dipartimento Regionale delle Attività Sanitarie l’indicazione scientifica della massima restrizione delle presenze fisiche all’interno degli uffici. «Il cluster infettivo –ha aggiunto la presidente Vagliasindi – si sta propagando in tutto il territorio della Corte diAppello di Caltanissetta e, tenuto conto dell’altissimo tasso di mobilità del personale amministrativo e dei magistrati, la misura organizzativa più adeguata, nell’immediato, appare quella della restrizione massima delle presenze fisiche all’interno degli uffici giudiziari». Già nelle scorse settimane, va detto, erano state avviate iniziative per incentivare il lavoro a distanza e altre procedure (riposi, ferie quant’altro nei limiti del possibile); le udienze sono ferme eccezionfatta perquelle incui idetenuti chiedano la trattazione e altre urgenze e a palazzo di giustizia sonostati svoltialtri interventidi sanificazione dei locali. Ma la sfida al nemico invisibile resta più che mai aperta. Anche per la giustizia. (Foto di repertorio)