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San Cataldo, il sindaco Modaffari: “Non mi ricandido. Grazie ai sancataldesi, non mi sono mai risparmiato”

Redazione

San Cataldo, il sindaco Modaffari: “Non mi ricandido. Grazie ai sancataldesi, non mi sono mai risparmiato”

Ven, 22/02/2019 - 09:26

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SAN CATALDO – Il sindaco Giampiero Modaffari non si ricandida. Il primo cittadino sancataldese con un lettera aperta ‘postata’ su facebook, ormai insostituibile piazza virtuale della comunicazione politica istituzionale e non, ha reso pubblica ed ufficiale la sua intenzione di non partecipare alla prossima campagna elettorale. Modaffari, ringrazia i sancatadesi e  spiega le ragioni della sua decisione nella epistola aperta indirizzata alla sua città che di seguito pubblichiamo integralmente.

LETTERA APERTA ALLA CITTA’

Cari concittadini, amiche, amici… cara mia Città tutta intera.
Negli ultimi mesi ho ricevuto diverse esortazioni in merito a una mia possibile candidatura e, più in generale, comprendo che c’è e ci sia stata sicuramente, ed è condivisibile, l’attesa pubblica per la decisione che adesso manifesterò e mi sembra perciò opportuno fare chiarezza per chi vuole spazio e tempo utili e necessari a poter organizzare la prossima campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione di questo comune.
Non voglio tergiversare né usare giri di parole: annuncio quindi la mia decisione di non ricandidarmi alla carica di Sindaco.
Credo sia giusto specificare che non è una scelta dettata dal momento, dalle note vicende che riguardano la nostra municipalità, il dissesto appena approvato etc…: è stata per niente affrettata, bensì ben maturata, fatta con la massima serenità possibile anche se chiaramente non facile e assunta con quella dose di malincuore che solo chi ama questa Città può capire appieno; ma è conclusione maturata con la stessa quota di responsabilità con cui ho iniziato il mio percorso politico, agli inizi come consigliere, presidente del consiglio comunale e poi da primo cittadino.
Elencarne i motivi è cosa lunga e non sono questi il momento né il luogo adatti.
È mio proposito farlo in altre occasioni, e avremo tempo e modo per raccontare alla Città questi anni di politica e di amministrazione.
Credo sia necessario sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, che ho inteso tutte le cariche assunte nella mia vita politica non come un privilegio, benché mi abbiano inorgoglito, ma come servizio faticoso, al quale ho dedicato tanta parte del mio tempo: a maggior ragione quella di primo cittadino, alla quale ho dedicato impegno, sacrifici, dedizione e zelo che non sono facili da quantificare.
Quando ho promesso, all’inizio del mio mandato, di essere vicino alla Città e ai suoi bisogni 24 ore su 24 e 365 giorni su 365, sapevo bene di non pronunciare fandonie: quella promessa è sempre stata vincolante per me.
Questo palazzo mi ha trovato in ufficio dalle 7 di mattina a sera tarda, comprese domeniche e festività, senza risparmio di fatiche fisiche e intellettuali, e mi ha visto condividere studi e sudori, sempre indirizzati verso un’unica direzione, ovvero il bene comune, il benessere e la crescita della mia Città.
Anni di emozioni e realizzazioni che sono sotto gli occhi di tutti, o almeno lo sono agli occhi di quanti sono capaci di vedere; realizzazioni che non riguardano solo opere concrete e visibili, ma pure un modo nuovo di condurre la cosa pubblica: puntualità, rigore, competenza, attivismo senza risparmio, schiena dritta, pretesa di lavoro e precisione, chiesti prima a me e poi agli altri, nei limiti dell’umano. 
Avrei potuto fare di più? Sì. Avrei potuto fare meglio? Sì. Ma per quanto sia stato importante e impegnativo, il mio lavoro è comunque rimasto nei limiti dell’umano, così come resteranno pregi e difetti entro gli stessi limiti. Posso garantirVi, però, che non mi sono mai risparmiato, non ho mai lesinato energie: a questa Città, a Voi concittadini, a questa istituzione so di avere dato tutto. Nei limiti dell’umano, ma sempre tutto quello che potevo dare.
Ho, altresì, la certezza di avere risvegliato in gran parte dei cittadini sancataldesi quel senso di appartenenza alla nostra comunità che sembrava del tutto smarrito; senso di appartenenza che si è concretizzato con la costante e puntuale adesione a tutte le istanze di aiuto e sostegno che l’Amministrazione Comunale ha richiesto e che hanno manifestato un rinnovato interesse per il benessere della collettività, restituendo al Cittadino una consapevolezza: che sono loro, siete Voi, il centro dell’attività del Comune, con Sindaco e Amministrazione al Vostro servizio.
Pertanto, non posso che ringraziarVi tutti, indistintamente, perché in un momento storico di gravissima crisi economica generale e particolare del nostro Ente, l’aiuto ed il sostegno dei singoli cittadini, delle Istituzioni Scolastiche, delle Associazioni, dei commercianti, degli Artigiani ed Imprese nonché della locale Banca di Credito Cooperativo, è stato un fondamentale ed impagabile sostegno senza il quale la mia azione di Sindaco sarebbe stata monca. Se dentro di me la sento ricca e compiuta è proprio perché ho vissuto questi 5 anni con questo sostegno: è la cosa di cui sono più orgoglioso.
La mia è una scelta di vita che non farete fatica a comprendere, per chiudere un periodo che è stato… un contratto a tempo pieno, impegnativo al punto tale da sottrarre le dovute attenzioni a me, alla famiglia alla scuola.
Ma c’è un tempo per ogni cosa e non credo di poter aggiungere altro a questa storia: la mia indisponibilità a ricandidarmi, però, sottolinea una ulteriore prova di affetto e responsabilità: non riuscirei a tenere lo stesso passo e lo stesso ritmo per altri cinque anni! E questa Città merita una persona che si dedichi interamente ai suoi bisogni, senza risparmiarsi.
Ho da sempre inteso la “Politica come servizio e non come potere” e dopo una esperienza ed un impegno limitato nel tempo, approfittando per ringraziare chi mi ha sostenuto finora e chi ha pensato di farmi centro di un altro progetto, ritengo sia giusto dare l’opportunità ad altri nostri concittadini che intendono spendersi per la guida della Città e che sicuramente riusciranno ad apportare nuova linfa e nuova energia necessaria per l’ottimale conduzione della stessa. 
Grazie
Giampiero Modaffari