Salute

ANFFAS Caltanissetta, tagli sul servizio ASACOM. Nicosia: “Mi vergogno di abitare qui”

Redazione

ANFFAS Caltanissetta, tagli sul servizio ASACOM. Nicosia: “Mi vergogno di abitare qui”

Dom, 21/10/2018 - 09:35

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Esprimo grande preoccupazione per il taglio delle risorse sul servizio ASACOM (Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione) operato dal Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, a seguito dei tagli operati dall’Assessorato Regionale alla Famiglia. Ci siamo illusi che in questa provincia le cose stessero andando per il giusto verso. Di chi è la colpa? della solita, inaccettabile, mancanza di risorse. Siccome la situazione di bilancio della nostra Regione non è certamente brillante, e siccome i servizi legati alla frequenza degli alunni con disabilità, al loro sacrosanto diritto all’istruzione, dipende dalla copertura finanziaria che è prevista fino al 30 Novembre 2018, non ci sorprenderemo se già a partire dal 1° dicembre gli alunni con disabilità anticiperanno di molto le vacanze natalizie perché non si saranno trovati i soldi per il trasporto e per l’igienico personale. LA storia si ripete sempre uguale. Chi paga questi disservizi è sempre l’anello più debole di questa catena che sta strangolando le famiglie: le persone con disabilità. ANFFAS venti giorni fa aveva organizzato, in testa il nostro presidente regionale Pippo Giardina, una manifestazione di protesta a livello regionale, a Palermo, proprio sul mancato avvio dei servizi scolastici che sappiamo tutti quanti essere obbligatori per legge in tutti i comuni siciliani. Abbiamo sospeso la manifestazione perché nel contempo è stata convocata una riunione in Assessorato alla Famiglia. Tuttavia bisogna ricordare che l’appello della nostra Associazione Regionale a partecipare in massa alla manifestazione non è stato minimamente ascoltato da alcun altra associazione siciliana. Segno questo che ognuno va per fatti propri. Che così divisi e così indifferenti ai veri problemi delle persone con disabilità, qualunque governo se costretto a tagliare la spesa, inizia proprio dalle persone che stanno più male perché non hanno più neanche la forza di lamentarsi. E’ una vergogna? No è la nostra atavica “normalità”. Su questi problemi, rilevanti quanto la lunghissima e disarmante discussione sull’assegno di cura, il nostro presidente di ANFFAS Palermo, per i problemi locali da anni denunciati, ha indetto lo sciopero della fame, in piena solitudine e con una solidarietà di facciata. Quando capiremo che le lotte si fanno insieme, che insieme unendo le forze di ciascuna associazione, movimento, famiglie, operatori e quant’altro, aumenteremo il nostro potere contrattuale e potremo rivendicare con la dovuta forza i diritti che questa PA ci nega tutti i giorni, quando capiremo che disuniti si perde, quando ci sveglieremo da questo torpore, i nostri figli avranno 60 anni e noi li guarderemo da un luogo lontano dove nessuno potrà dare loro una mano. Mi vergogno di abitare in questa terra dove tutti si dicono dispiaciuti e pochissimi ci mettono la faccia, la salute, i soldi e l’impegno quotidiano. Se abbiamo un residuo briciolo di amor proprio dimostriamo, una volta per tutte di lottare per il bene comune. L’appello non è rivolto solo alle famiglie, alle associazioni, ma anche ai docenti, alle scuole, agli alunni tutti. Ma in che mondo viviamo!?
Maurizio Nicosia – Vice presidente vicario regionale di ANFFAS Sicilia, presidente di ANFFAS Caltanissetta

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