CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. La vicenda del Tennis Club rappresenta l’ennesima dimostrazione di assenza di programmazione dell’Amministrazione Ruvolo.

L’interruzione di una gestione quale quella dell’impianto di Viale Amedeo, quando tutte le verifiche e gli approfondimenti del caso di cui parla il Sindaco potevano essere effettuati molto tempo prima, dimostra che l’Amministrazione comunale naviga a vista,  limitandosi a gestire un’eterna emergenza, indotta da quella mancanza di pianificazione che oramai contraddistingue il modo di operare dell’Amministrazione.

La Vicenda Tennis Club dimostra, altresì, quale tasso di attenzione in questa legislatura vi è stato per lo Sport. Basti solo pensare che con il sostanziale stallo che si verrà a determinare viene messa a rischio la prossima celebrazione del Challenger, evento che ha dato tanto lustro a Caltanissetta rappresentando oramai uno dei tornei di tennis più importanti a livello internazionale.

Vi è un aspetto, tuttavia, forse meno sentito dal grande pubblico, ma che è più grave di quelli sopra menzionati.

Mi riferisco alla perdita di posti di lavoro che la questione Tennis Club potrebbe determinare.

Presso i campetti del Viale Amedeo sono impiegati tre lavoratori di lunga esperienza, in alcuni casi ventennale; lavoratori che, con la loro professionalità, ogni giorno contribuiscono a gestire un impianto di tutto rispetto e contribuiscono ad organizzare un evento unico di cui Caltanissetta non può fare più a meno.

Questi tre lavoratori non possono essere licenziati, sarebbe penoso ed inaccettabile.

Il Sindaco abbia la sensibilità o, quanto meno, senta il dovere di convocarli subito al Comune per dare serie e concrete rassicurazioni sulla loro stabilità lavorativa.

Dal canto suo, la Quinta Commissione, che si è interessata dell’argomento, valuti la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario ed urgente perché il Sindaco venga a riferire alla Città nella sede istituzionale più appropriata quale soluzione l’Amministrazione comunale intenda adottare in merito e, soprattutto, con quale tempistica.

A tal proposito, per affrontare con più efficacia la questione ricordo al Sindaco un antico detto che potrebbe essergli utile: mentre il medico studia, il malato muore.

 Salvatore Licata Consigliere comunale