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Salute. Gli italiani spendono 30 milioni l’anno per avere denti più bianchi

Redazione

Salute. Gli italiani spendono 30 milioni l’anno per avere denti più bianchi

Mar, 13/06/2017 - 13:45

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Spiaggia caraibica, pelle abbronzata, viso rilassato, c’è solo una cosa che può rovinare il selfie perfetto della prossima estate: un sorriso ingiallito. Un incubo per circa 120mila italiani che ogni anno spendono 30 milioni di euro in trattamenti odontoiatrici sbiancanti, cui va aggiunto un altro milione di euro speso in dentifrici, collutori e kit fai da te per ottenere denti bianchissimi. E’ questo il trend che vede il suo picco proprio nel periodo maggio-giugno, alla vigilia delle partenze.

Secondo i dati pubblicati dall’Italian Dental Journal, “oltre il 50% degli italiani è insoddisfatto del colore dei propri denti e così ogni anno in Italia, soprattutto a maggio-giugno 120.000 persone si sottopongono a trattamenti in studio o a casa”. “Possiamo mettere in valigia qualsiasi capo ma non c’è nulla di meglio dell’indossare un bellissimo sorriso che aiuta a sentirsi a proprio agio e radiosi”, commenta all’Agi Gianpaolo Cannizzo, il dentista ‘dei vip’ che ha visto sedere sulle sua poltrona Paris Hilton, Mara Venier, Federica Nargi, Belen Rodriguez, Claudia Galanti e molti altri ‘sorrisi’ noti.

Tuttavia, non tutti i trattamenti sono uguali e i rischi di danneggiare i propri denti sono altissimi. Dal costo ai rischi di un trattamento sbrigativo, ecco cosa aspettarsi da uno sbiancamento dei denti, secondo Cannizzo.

Quali sono i rischi di un trattamento inadeguato?
“Sia una seduta in uno studio dentistico fatta male che i vari trattamenti sbiancanti che esistono in commercio possono dare problemi di sensibilità molto seri ai denti. Per ottenere la rimozione delle discromie, si utilizza il perossido che agisce sullo smalto e poi sul dente. Ma se il paziente affida la sua bocca a mani non sapienti andrà incontro a problemi di estrema sensibilità, che comporteranno fastidio e dolore quando ingerirà cibi acidi o freddi, o anche semplicemente con il passaggio dell’aria fredda. E talvolta l’unica soluzione è devitalizzare il dente”.

E per quanto riguarda la colorazione?
“I trattamenti sbrigativi equivalgono a buttare soldi. Si esce soddisfatti dallo studio dentistico, ma dopo una settimana, dieci giorni, i denti tornano al colore di partenza”.

Come ottenere risultati duraturi senza rischi?
“Io applico un protocollo tramite cui si ottengono risultati efficaci senza danneggiare i denti. Il trattamento si divide in due sedute, durante le quali – dopo una profonda pulizia per eliminare tartaro e placca – viene applicato un gel sui denti che viene fotoattivato attraverso una luce ad ultravioletti. Prima di procedere però, vanno isolate le gengive per evitare possibili irritazioni. Quanto alla durata della seduta, dipende dalla situazione e dal croma del paziente”.
Bastano due sedute per ‘tornare a sorridere’?
“Non proprio: per conservare il risultato e riportare il dente in condizioni sane, alla fine della seconda seduta consegnamo al paziente un kit contenente un dentifricio contro la sensibilità e un gel per rimineralizzare lo smalto che dovrà utilizzare a casa. Allo stesso modo, una volta ogni 15 giorni, dovrà applicare delle mascherine che realizziamo in base alla morfologia dei suoi denti. Questa seconda fase è importante quanto la prima”.

Quanto dura il risultato?

“Circa un anno, se fatto molto bene. E se il paziente si impegna a evitare fumo, caffè, tè e liquirizia nei giorni successivi alle sedute”.

Il costo?

“Il trattamento che effettuiamo nei nostri studi si aggira attorno ai 600 euro e comprende pulizia iniziale, le due sedute e il kit. In generale, bisogna diffidare di chi promette sbiancamenti in un’unica seduta e a prezzi bassi. Va tutto a discapito dei denti”.

Cosa rende i denti gialli?

“Sicuramente in un sorriso ingiallito molto dipende dalla predisposizione del paziente: alcuni hanno una colorazione più gialla e altri più bianca. La stessa assunzione di antibiotici durante l’infanzia può accentuare le discromie giallo-brune. Poi, ci sono altri fattori secondari che colorano i denti, come il fumo di sigarette, il caffè e la scarsa igiene orale”.

Quante volte ci si può sottoporre al trattamento

“Al massimo una volta all’anno. Il sorriso bianco evoca la gioventù, la freschezza, illumina il volto, ma il rischio è che si cada in una sorta di dolce dipendenza. Ed è proprio questo – oltre al fatto che il dente deve essere completamente formato – uno dei motivi per cui il trattamento sbiancante si sconsiglia agli under 18: una volta provato è difficile rinunciare a un sorriso splendente”.

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