GELA – Anche a Gela potrebbe scoppiare “affittopoli” per la presenza di molti “inquilini a sbafo” negli immobili appartenenti al Comune. In tutto 83 immobili, concessi dal comune ad enti e associazioni che non pagano acqua, luce, gas e tassa sui rifiuti. A sollevare il caso, un consigliere comunale della lista civica “Gela Citta'”, vicina al Pd, Giovanni Panebianco, che ha presentato un esposto alla corte dei conti contro i sindaci, gli assessori al patrimonio e al bilancio, succedutisi negli ultimi anni, per accertare le responsabilita’ in merito al presunto danno erariale che avrebbero procurato con la cessione di 83 immobili comunali ad associazioni ed enti di diritto privato o pubblico. Buona parte dei contratti di locazione, la maggior parte dei quali a titolo gratuito “sono stati sottoscritti – rileva Panebianco – per periodi che vanno dai 6 ai 30 anni, ma i pur minimi canoni di locazione, in molti casi, non verrebbero pagati, da 24 mesi”. Gli “inquilini” non avrebbero rispettato gli obblighi contrattuali di farsi carico “della manutenzione degli edifici a loro affidati e di intestarsi i contatori di gas, luce e acqua i cui consumi sono a carico del comune di Gela”.