Salute

Gela, Rsa Caposoprano: la Regione revoca la convenzione. Dismessi 38 pazienti

Redazione

Gela, Rsa Caposoprano: la Regione revoca la convenzione. Dismessi 38 pazienti

Ven, 05/06/2015 - 14:41

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imageGELA- Una nuova bufera si è abbattuta sulla Rsa Caposoprano : l’azienda sanitaria locale ha revocato la convenzione. Il decreto è stato firmato dell’assessore alla sanità Lucia Borsellino e del Presidente della Regione Rosario Crocetta. Si tratta dell’ultimo atto di una proceduta che ha tenuto con il fiato sospeso i dipendenti e anche le famigle dei 38 pazienti ricoverati in regime di convenzione. La struttura è stata sgomberata e i pazienti rimandati alle loro famiglie. La RsA può continuare a lavorare, almeno per il momento a solo a regime privatistico, ma le prospettive di lavoro si assottigliano perché le famiglie non possono sostenere le spese che comporta una degenza specialistica di questo tipo. I dipendenti si sono appellati al Presidente della Regione ed hanno chiesto un incontro con procedura d’urgenza all’assessore alla sanità che hanno firmato il decreto che ha avuto esecuzione immediata. I dipendenti non vengono pagati da un anno e nonostante tutto non hanno mai mostrato acredine nei confronti della direzione: hanno avvitato la protesta da oggi e sostengono che ‘l’atto è pretestuoso arbitrario; non condividono le motivazioni ritenute inconsistenti e legate ad aspetti banali che non aiutano la sanità siciliana e l’assistenza Socio sanitaria di cui sono fruitori i pazienti. “Stiamo subendo un atto di mafia – hanno detto i dipendenti – Siamo in 50 : padri e madri di famiglia impossibilitati a mantenere le nostre famiglie, senza stipendio da mesi per colpa della Regione. Devono venire qui a spiegarci perché ci tolgono i pazienti lasciandoci sul lastrico prima del pronunciamento del giudice con una sentenza definitiva. Ricorreremo oltre che attraverso i nostri legali, anche alla Corte dei diritti del malato. Il sindaco stamattina era con loro ed ha rassicurato dipendenti e famiglie dei pazienti almeno con la sua presenza anche se in questo momento non può fare molto in concreto. L’RsA da qualche mese è al centro di un’inchiesta sull’accreditamento emesso per competenza dall’Assessorato alla Sanità della Regione, dopo regolare bando pubblico, di 100 posti letto, con una convenzione con l’ASP 2 di Caltanissetta per 58 posti , per residenze sanitarie assistite per anziani, di cui 38 posti sono stati assegnati in regime di convenzione alla società SST Srl, presso RSA Caposoprano legata all’ ex direttore generale del Comune di Gela Renato Mauro. Nell’inchiesta della Procura si riportava che “gli accertamenti hanno riguardato i profili della regolarità urbanistica dell’immobile sito in Gela dove è stata avviata nell’anno 2014 l’attività di Residenza Sanitaria Assistita “Caposoprano”, ipotizzandosi che il predetto immobile, di proprietà della SST s.r.l., sia stato realizzato in difformità rispetto alle concessioni edilizie rilasciate e che gli abusi edilizi realizzati non potevano essere sanati, laddove il Comune di Gela ha rilasciato autorizzazione di agibilità/cambio di destinazione d’uso”.