Indagine definitivamente chiusa per gli avvocati Salvatore Pirrello (difensori Walter Tesauro e Gianluca Amico) e Pietro Milano (difensore Sergio Iacona) mentre per Lavinia Cordaro (difensori Emanuele Limuti e Boris Pastorello) è stato accantonato il dossier per omesso versamento di Iva – come per Pirrello e Milano – ma per la sola ipotesi di dichiarazione infedele gli atti nei suoi confronti sono stati trasmessi alla procura di Messina, perché lì la professionista ha fissato il domicilio fiscale. La richiesta di archiviazione nei loro confronti, sollecita dalla difesa, è stata poi chiesta dai sostituti Giovanni Di Leo, Stefano Luciani e Maria Carolina De Pasquale. Il deposito dell’istanza dei magistrati è avvenuto il 25 febbraio scorso. E il relativo decreto di archiviazione, adesso, porta in calce la firma del giudice David Salvucci. (di Vincenzo Falci, fonte gds.it)
1) il reato per cui ha indagato la Procura di Caltanissetta nei miei confronti e nei confronti di tutti i miei colleghi non è mai stato quello di falsa fatturazione nè di omissione di versamento IVA ma il reato previsto dall’art. 10 del decreto legislativo n. 74/2000 e cioè occultamento e distruzione dei documenti contabili al fine dell’evasione fiscale, la cui notizia di reato, come affermato dai pm nel decreto di archiviazione è risultata del tutto infondata. Per tale ragione è stata chiesta e concessa l’archiviazione del procedimento;
2) assolutamente infondata risulta essere al notizia secondo la quale la sottoscritta sarebbe ancora indagata dalla Procura di Messina per il reato di dichiarazine infedele e ciò in quanto, a seguito della trasmissione degli atti da parte della Procura di Caltanissetta alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, competente per territorio in quanto io sono residente a Furnari, quest’ultima, verificando l’inesistenza di qualsiasi reato fiscale a mio carico non ha ritenuto di svolgere ulteriori indagini e non ha nemmeno ritenuto di iscrivermi nel registro degli indagati.
Poichè le notizie apparse oggi sui quotidiani locali sono infondate e lesive del mio decoro personale e professionale, Vi invito a procedere immediatamente a verificare quanto da me affermato ed a procedere con tempestività a dare degno risalto ad una smentita che moralizzi la mia posizione e quella dei miei colleghi.
Cordiali saluti.
Avv. Lavinia Cordaro