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Corte Assise Caltanissetta a Roma, pentito: “Capaci, ruolo decisivo di Faccia da mostro”

Redazione

Corte Assise Caltanissetta a Roma, pentito: “Capaci, ruolo decisivo di Faccia da mostro”

Mer, 29/04/2015 - 17:44

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ROMA – Anche Giuseppe Maria Di Giacomo, ex killer del clan Laudani e ora pentito, parla di ‘Faccia da mostro’ nell’ambito del processo per la strage di Capaci, in corso a Rebibbia, davanti alla Corte d’Assise di Caltanissetta. Lo ha fatto, riferendo delle confidenze che raccolse dal suo capo dell’epoca, Gaetano Laudani. “Il mio capo – ha spiegato Di Giacomo – aveva amicizie particolari. In particolare con un tale che lui indicava con l’appellativo di ‘a vaddiaa’ (guardia). Dopo la strage di Capaci, Laudani disse: ‘Guarda cosa ha combinato questo stronzo della guardia’, facendo intendere come ‘Faccia da mostro’ avesse avuto un ruolo determinante nella strage di Capaci. Laudani manifesto’ anche la volonta’ di eliminarlo. ‘Vuoi vedere – affermo’ – che a questo, gli rompo le corna?’. La guardia – ha aggiunto il collaboratore – apparteneva ai servizi deviati ed era un uomo delle istituzioni. Da lui abbiamo avuto delle armi ed era abile ad usarle. Non era siciliano. Si accompagnava con una donna, che era la sua compagna, coinvolta in un traffico di cocaina”.