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Caltanissetta, processo per truffa: il consigliere comunale Angelo Scalia tra gli imputati, si dimette da capogruppo PD

Redazione

Caltanissetta, processo per truffa: il consigliere comunale Angelo Scalia tra gli imputati, si dimette da capogruppo PD

Mar, 17/03/2015 - 10:49

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ScaliaCALTANISSETTA – Truffa è l’accusa che pende sul capo del consigliere comunale Angelo Scalia del Pd, finito sul banco degli imputati in un processo che prenderà il via a luglio. Oltre lui, della medesima imputazione, sono chiamati a rispondere il fratello Pietro Scalia (46 anni), e  l’ex presidente della coop “Todesca” Gianluca Vitalizio (40 anni); davanti al giudice andrà anche la moglie di Angelo Scalia, Rita Pasqualina Cravotta (49 anni). La vicenda giudiziaria si occuperà di una presunta truffa che riguarderebbe la costruzione di dieci alloggi in via Padre Scuderi e che ha preso il via dopo la denuncia di cinque soci della cooperativa edilizia “Todesca”. Angelo Scalia, era anche l’originario proprietario del terreno su cui dovevano sorgere gli alloggi ed anche progettista del piano di lottizzazione e del progetto esecutivo per la costruzione delle abitazioni, i cui lavori erano stati affidati alla società “Area”, amministrata dallo stesso Scalia, che in realtà sarebbe stata di fatto fittizia in quanto priva di struttura organizzativa, personale e mezzi.

Infatti, nei pressi del luogo in cui sarebbero dovuti sorgere gli alloggi (poi non realizzati) era in costruzione una villetta di proprietà dello stesso Angelo Scalia. La costruzione della villetta, sempre secondo la tesi dell’accusa, sarebbe stata portata avanti utilizzando fondi e materiali destinati invece alla realizzazione dei dieci alloggi e quindi procurando un danno alla coop “Todesca”.

In seguito a questa vicenda Angelo Scalia si è dimesso da capogruppo consiliare del PD. La notizia è stata resa nota dal segretario dell’Unione Comunale Ivo Cigna, con una nota che di seguito riportiamo integralmente

Il Capogruppo consiliare del Partito Democratico del Comune di Caltanissetta, ing. Angelo Scalia, in relazione alla vicenda giudiziaria che lo riguarda per fatti assolutamente estranei al suo ruolo ed all’attività istituzionale svolta, ha rimesso al Segretario cittadino del Partito il mandato ricevuto.

Non può che sottolinearsi la grande sensibilità personale e la responsabilità istituzionale del Capogruppo del PD, esprimendo nel contempo la massima fiducia nei confronti della Magistratura giudicante e la convinzione che l’ing. Scalia saprà chiarire compiutamente la propria posizione.

Il Segretario cittadino riunirà la Direzione del Partito per la presa d’atto e le decisioni da assumere, alla luce anche dell’auspicabile ulteriore contributo a rafforzare la presenza in Consiglio Comunale da parte di quei Consiglieri che hanno già manifestato la condivisione del progetto politico e del programma del Partito Democratico.