ROMA – “Che i tesori archeologici del nostro Paese fossero nel mirino di tombaroli e trafficanti d’arte senza scrupoli e’, purtroppo, fatto notorio, ma le cifre diffuse quest’oggi dal quotidiano la Repubblica, in particolare riguardo la Sicilia, sono a dir poco stupefacenti”. Ad affermarlo il deputato di Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.

“Non e’ ammissibile – prosegue – che il Paese che da solo detiene, secondo l’Unesco, tra il 60 e il 70% del patrimonio culturale mondiale, non sia in grado di fronteggiare adeguatamente tale fenomeno, riducendosi ad una sorta di grande discount per collezionisti privati ma anche per famosi musei. In Sicilia – aggiunge – questo business, in cui la criminalita’ organizzata gioca un ruolo da protagonista, conta un volume d’affari da 157 milioni di euro, tanto che l’Isola detiene il primato in Italia di Regione con il piu’ alto tasso di scavi clandestini. Solo nel 2012, infatti, si sono registrati 1.026 furti, circa 3 al giorno. Data l’ampiezza e gravita’ assunte dal fenomeno, intendiamo rivolgere al ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali un’apposita interrogazione al fine di sollecitarne il tempestivo intervento, prevedendo anche il potenziamento del Nucleo tutela patrimonio culturale presso i carabinieri”, conclude.