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Droga: traffico Sicilia-Calabria, 16 arresti nel catanese

Redazione

Droga: traffico Sicilia-Calabria, 16 arresti nel catanese

Mar, 11/03/2014 - 12:05

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imagesCATANIA –  Un vasto traffico di droga sull’asse Sicilia-Calabra e’ stato scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Catania. Sedici persone, ritenute inserite in un’organizzazione criminale che opera a Randazzo, sono state arrestate nel corso del blitz che ha impegnato una settantina di militari dell’Arma. Gli indagati sono accusate a vario titolo di avere acquistato cocaina e marijuana nella Locride. La droga sarebbe stata poi venduta nel mercato di Randazzo, a quaranta chilometri da Catania, e nei paesi della zona settentrionale dell’Etna. Tra i promotori della banda, tre fratelli e le mogli di due di loro.  Gli arresti sono stati compiuti a Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maniace ed Aci Catena, in provincia di Catania, e a Bianco (Reggio Calabria). Tredici degli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tre di traffico e spaccio in concorso. I 16 provvedimenti restrittivi, nove dei quali in carcere e sette agli arresti domiciliari, sono stati emessi dal Gip di Catania su richiesta della Dda. In carcere sono stati trasferiti i fratelli Martino, Marco e Giuseppe Scrivano, rispettivamente di 42, 27 e 38 anni; la moglie di Martino Scrivano, Rosaria Tabuso, di 44; Domenico Staltaro, di 28; Fabrizio Bella, di 50; Giuseppe Gurgone, di 42; Rosario Russo, di 21; Emanuele Lupica Tonno, di 30. Ai domiciliari Veronica Trovato, di 23 anni, convivente di Marco Scrivano; Alfio Papotto, di 33; Alfio Pagano, di 21; Rosario Mineo, di 23; Antonino Calanni, di 22; Orazio Licciardello, di 45; Vincenzo Gullotto, di 40. L’indagine ha preso spunto dall’arresto, nel dicembre del 2012, di un commerciante incensurato di Randazzo, Francesco Longhitano, 28 anni, nella cui abitazione fu trovato un sacco con oltre un chilo di marijuana. Da lui i militari sono risaliti ai fratilli Scrivano, per conto dei quali avrebbe custodito la droga. I tre fratelli erano gia’ noti agli investigatori e Marco Scrivano nel 2009 era stato arrestato per aver costruito una bomba artigianale. Gli Scrivano si sarebbero riforniti di droga dalla Calabria attraverso Domenico Staltaro, di Bianco, che era stato suo compagno di cella di Marco Scriovano nel carcere di Catania nel 2010. Staltaro si sarebbe occupato di procurare lo stupefacente dopo contrasti sorti tra i fratelli Scrivano e tre uomini ritenuti vicini al clan Ercolano-Santapaola: Orazio Licciardello, Fabrizio Bella e Giuseppe Gurgone. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato nove persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati sequestrati oltre un chilo di marijuana e 300 grammi di cocaina.

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