CASTELTERMINI- Anche quest’anno, il vino, anzi questo preciso vino, avrà un sapore diverso. E’ stata effettuata ieri a Casteltermini la quarta VendemmiAntimafia. Il vigneto in questione è stato confiscato al boss Vincenzo Licata di Grotte, da lì attribuito al comune di Casteltermini e oggi gestito dall’associazione Libera di don Ciotti. Non solo sapore di legalità ma anche un ottimo prodotto enologico visto che da quattro anni, dalle viti castelterminesi, Libera produce un ottimo Nero D’Avola e un Inzolia, distribuiti in tutta Italia.
Sentito in merito il Primo cittadino di “Anche quest’anno, dice il sindaco Nuccio Sapia, i protagonisti sono stati i bambini e i giovani, vignaioli per un giorno. Abbiamo allargato l’invito a tutti gli studendi di Casteltermini e della zona, che nell’occasione, hanno avuto modo di apprendere una lezione naturalistica e anticriminalità. Continua ad essere un segnale concreto di come la mafia va combattuta, puntando, in primis, sulle nuove leve della società. Quest’anno la dedica della VendemmiAntimafia sarà doppia: al giudice Rosario Livatino, di cui, oggi ricorre l’anniversario della morte – e alle vittime siciliane dell’11 settembre. Il terrorismo, del resto, è anch’esso una forma di mafia internazionale, che va combattuto costantemente, a partire da una corretta educazione ai bambini e ai giovani. La VendemmiAntimafia precede di qualche mese l’altro appuntamento istituzionale, la PrimaVerAntimafia, che si svolgerà nel prossimo maggio, coinvolgendo importanti testimoni della lotta alla criminalità organizzata”.