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Mussomeli, Toti Nigrelli bacchetta i Capataz. Non soffocate il giovane vivaio della politica

Redazione

Mussomeli, Toti Nigrelli bacchetta i Capataz. Non soffocate il giovane vivaio della politica

Ven, 12/08/2011 - 10:48

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MUSSOMELI- Non è affatto un mistero che, negli ultimi vent’anni, l’aspetto cromatico di molte delle nuove abitazioni sia stato deciso, dai proprietari e dagli architetti, non tenendo affatto conto di quello che è il paesaggio e l’eventuale disarmonia con quello che è l’ambiente circostante. Vero è che fino ad oggi non è esistita un’apposita normativa che ha regolato l’uso e l’aspetto cromatico delle nuove abitazioni e del rifacimento di quelle preesistenti, ma è altrettanto reale affermare che giorno dopo giorno si è assistito ad un nascere continuo di fantasia cromatiche talvolta al limite del buongusto. Insomma, la Mussomeli variopinta e variegata, il paese del castello e delle chiese ma anche quello degli usi e degli abusi, è diventata argomento politico. Non solo; è diventato motivo di un dibattito intenso ed al limite del civile nel corso dell’ultimo civico consesso, a tal punto ,da mortificare e sconcertare uno dei consiglieri. Toti Nigrelli, il più giovane consigliere tra i venti eletti, in rappresentanza del gruppo di opposizione “Noi Mussomeli”, si è fatto promotore di una mozione sulla regolamentazione dei colori delle abitazioni nel rispetto dell’ambiente circostante, specie a ridosso dei centri storici. La stessa, come sostenuto dallo stesso Nigrelli, non solo è stata bocciata, ma anche malamente e quasi a sopruso. Insomma, nel secondo decennio del terzo millennio, almeno a sentire il più giovane dei consiglieri dell’attuale amministrazione comunale, le soverchie sarebbero la “moneta” di scambio con la quale la maggioranza intende pagare i….”battenti cassa”. E Nigrelli interviene con una missiva, dai toni perentori: la stessa evince, non solo quello che lo stesso ritiene essere un vero e proprio “sopruso” attuato dalla maggioranza, ma rincalza la dose puntando il dito dritto contro i politici d’annata. Li accusa di ostracismo e di “soffocamento” del vivaio politico giovanile. Insomma, ritorna il leitmotiv dei “capataz”  tanto utilizzato in tema di campagna elettorale. Solo che questa volta, le competizioni politiche, apparentemente, sono lontane e le accuse provengono da un giovane che, mai prima d’ora, aveva avuto a che fare con la politica. Ecco di seguito il comunicato stampa di Toti Nigrelli: <<Tengo a precisare che la mozione di che trattasi aveva il solo scopo di migliorare il lato estetico del nostro comune fissando regole precise per la determinazione dei colori da adibire ai prospetti delle abitazioni, evitando così quell’anarchia che ad oggi ha determinato un’immagine policromatica di quartieri interi, deturpati da ogni singola scelta individuale. E’ con rammarico che ho notato un’avversità preconcetta da parte del gruppo di maggioranza il quale continua a determinare uno scontro muro contro muro che sicuramente non promette nulla di buono per i destini del nostro territorio, anzi arreca un danno gravissimo alla nostra comunità. L’idea che un giovane come me, da poco vicino alla politica, ha avuto del comportamento di alcuni uomini dell’amministrazione, è quella che molti intendono la politica solo ed esclusivamente come un fatto narcisistico personale, senza volere minimamente impegnarsi per i problemi della collettività.L’arroganza dimostrata con il respingimento, senza alcuna motivazione valida, della mozione sopraccitata, sprona comunque ad impegnarmi ulteriormente affinché molte persone, che da decenni utilizzano la politica per questioni personali, vengano spinte fuori per un reale rinnovamento della stessa, con la speranza che le nuove generazioni intendano la politica come un servizio sociale.Il comportamento dittatoriale di alcune personalità della maggioranza, che si avvalgono della forza dei numeri, ma anche di un forte potere persuasivo e decisionale, rimarrà per sempre impresso nella mostruosità policromatica delle facciate ricadenti nel nostro comune le quali, senza una regolamentazione, diventeranno sempre più l’espressione estetica dei loro animi politici>>.