CALTANISSETTA – Dieci lavoratori in nero, di cui due extracomunitari, sono stati sorpresi nella serata di sabato 20 agosto, a San Cataldo e a Gela, in due esercizi operanti nel settore della ristorazione, nell’ambito dei controlli mirati avviati per scoraggiare il grave fenomeno del lavoro irregolare, deleterio per lo Stato e motivo di scarsa sicurezza sociale per il personale impiegato in nero.

I controlli, stati avviati in sinergia con l’ispettorato del lavoro della provincia nissena, confermano il successo dell’opera di collaborazione già da tempo avviata tra le due istituzioni.

A cadere nella rete, come detto, due esercenti con esercizi di ristorazione ubicati l’uno a Gela e l’altro a San Cataldo (in uno dei due locali erano anche in corso i festeggiamenti per un matrimonio), per i quali, come previsto dalla normativa in materia, è stata disposta con apposito provvedimento la sospensione dell’attività d’impresa, che potrà riprendere solo dopo il pagamento delle sanzioni previste. Mentre in un momento successivo i finanzieri e gli ispettori del lavoro provvederanno a comminare le ulteriori sanzioni che risultano commisurate alla tipologia delle violazioni riscontrate (numero dei dipendenti in nero presenti sul luogo di lavoro).