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Zona franca finanziata, soddisfazione di Gallè

Redazione

Zona franca finanziata, soddisfazione di Gallè

Mer, 04/05/2011 - 09:24

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CALTANISSETTA – Si torna a parlare di Zona franca e dei vantaggi che deriveranno dalla scelta di tenere strettamente unite la legalità e le prospettive di sviluppo del territorio della provincia nissena in sinergia con quelli limitrofi di Enna ed Agrigento. Sull’argomento interviene ora il segretario provinciale del PD Giuseppe Gallé. “A Caltanissetta – afferma – si sono create le condizioni per una svolta epocale. Il finanziamento di 50 milioni approvato dal Governo regionale con la delibera del 23 aprile scorso per l’istituzione di una zona franca per la legalità su istanza del Tavolo Unico di Regia è un grande risultato ottenuto grazie all’impegno dell’assessore Marco Venturi e del presidente e delegato nazionale per i rapporti con le istituzioni preposte al controllo del territorio della CCIAA Antonello Montante”.

“Creare una “zona franca per la legalità” – sottolinea Gallé – diventa uno strumento utile per attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita e rilanciare il tessuto socio economico della provincia e dei comuni limitrofi. A tale scopo è stata individuata un’area vasta, in cui si possano attuare particolari agevolazioni per stimolare l’imprenditoria e migliorare il sistema infrastrutturale, invertendo la tendenza che vede l’area interna della Sicilia, con le province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, agli ultimi posti nelle statistiche economiche nazionali. Il PD in questi anni ha sostenuto con forza questa sperimentazione prova ne sono le proposte di legge presentate dal senatore Lumia, dai deputati Cardinale e Lomaglio e la legge approvata nel 2008 dalla regione, dietro proposta del presidente della commissione regionale antimafia Speziale. Per questo abbiamo accolto con grande soddisfazione la decisione del Governo regionale di inserire nelle priorità programmatiche il rilancio della Sicilia centrale. Il percorso che si avvierà con i territori limitrofi della provincia di Agrigento ed Enna attraverso questa sperimentazione avvierà un processo di collaborazione e condivisione di politiche di area vasta. Il progetto della zona franca per la legalità è molto più ambizioso e non si ferma ai 50 milioni stanziati dalla Regione: è piuttosto un punto di partenza che certifica un’idea fino a qualche anno fa utopistica. Il progetto si completerà quando queste zone saranno individuate come aree defiscalizzate dall’UE. Il prossimo passo, infatti, spetta al Ministro dell’Interno Maroni, che dovrà emanare un decreto di riconoscimento e come governo nazionale aprire un confronto con la Commissione Europea “per l’individuazione di proposte operative relative ad una fiscalita’ di vantaggio per le imprese ubicate all’interno della Zfl. Si tratta, cioè, di coinvolgere l’Unione Europea e lo Stato in un percorso che, diversamente da quanto sin ora fatto, coniughi sviluppo e legalità in un binomio imprescindibile per le sorti di una popolazione che vuole riscattarsi dal sottosviluppo e dalla sottocultura. Con questa iniziativa, si vogliono raggiungere le migliori condizioni per sviluppare il nostro territorio. Oggi, infatti, si registra un ritorno al passato nella crescita del PIL, nell’occupazione e nella riduzione dei divari territoriali in termini di qualità della vita; un attento monitoraggio e una verifica puntuale sugli strumenti di programmazione e di sviluppo locale basta a dimostrare che i risultati attesi non ci sono stati. E’ necessario, quindi, moltiplicare gli sforzi per una piena affermazione della legalità in un territorio che si è accertato essere inquinato e condizionato dalla presenza mafiosa nei gangli vitali del sistema economico e delle istituzioni cosi come affermato dal procuratore generale Roberto Scarpinato all’apertura dell’anno giudiziario. Uno dei primi passi in tal senso è il contrasto dell’economia sommersa, in grado, oltretutto, di qualificare il sistema produttivo, di rendere più moderno e giusto il sistema fiscale e di rendere effettivo il sistema di protezione sociale. Si ritiene, dunque, indispensabile un’ampia mobilitazione ed un impegno comune di tutti i rappresentati politici affinché vengano portate all’attenzione delle istituzioni nazionali e sovranazionali le ragioni di un territorio come il nostro, che, ha il diritto di giungere ad una rivitalizzazione che investa i settori vitali dell’economia in un contesto di trasparenza e diffusa legalità”.

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