Salute

Riorganizzazione della rete ospedaliera, il Collettivo Letizia e PeR dicono “no” e chiedono al governo regionale di rimodulare la proposta

Redazione 3

Riorganizzazione della rete ospedaliera, il Collettivo Letizia e PeR dicono “no” e chiedono al governo regionale di rimodulare la proposta

Ven, 25/07/2025 - 15:29

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Il segretario regionale, Miguel Donegani, e il segretario provinciale, Salvatore Porsio, di PeR, insieme al portavoce del Collettivo Letizia, intervengono attraverso una nota in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera esprimendo il loro “No”.

“Il taglio dei posti letto nella nostra provincia non fa altro che reiterare la negativa situazione delle nostre strutture rispetto alle medie italiane – si legge nella nota -. Basterebbe dare uno sguardo alle previsioni di legge applicate alla nostra realtà per accorgersi quanto siamo distanti da quelle”.

E ancora, il Collettivo Letizia e PeR elencano i numeri dei posti letto attuali e quelli previsti. In dettaglio scrivono: “Abbiamo 537 posti letto per le acuzie, mentre ne sarebbero previsti 741; abbiamo 49 posti letto per la riabilitazione, contro una previsione di 123; abbiamo 15 posti letto per la lungodegenza mentre dovremmo averne 49.”

Sottolineano, inoltre che di fronte a tali indici “ripetiamo, dettati da norme e non da nostri desideri, proporre un’ulteriore decurtazione ci appare ingiusto nei confronti dei cittadini di questa porzione di terra, uno schiaffo dato a chi oggi soffre enormemente per la precarietà dell’offerta sanitaria, in conseguenza della quale è costretto ad aumentare la spesa personale, o peggio ancora, a rinunciare alle cure.”

Secondo il Collettivo Letizia e PeR non si può giustificare l’operazione riferendosi al calo della popolazione residente, “giacché il calo non farebbe altro che avvicinare le nostre cifre medie a quelle nazionali, senza raggiungere, per altro.”

E nel particolare mancano indicazioni precise al futuro delle strutture ospedaliere minori, alle quali andrebbe data una precisa mission operativa, nel tentativo di potenziare i servizi territoriali.
“Vien da domandarsi, solo per citarne uno – scrivono ancora nella nota -, che fine ha fatto l’idea del Polo Oncologico per San Cataldo, con il potenziamento dei servizi di moderna radiologia e di moderne cure con Acceleratori lineari di ultima generazione.”

Concludono, poi, chiedendo al governo regionale di rimodulare la proposta, ascoltando le necessità vere della popolazione residente.

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