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Caltanissetta, depistaggio Borsellino. Pm: “Gestione anomala del pentito Scarantino. Rapporto esclusivo la squadra mobile Palermo”

Redazione

Caltanissetta, depistaggio Borsellino. Pm: “Gestione anomala del pentito Scarantino. Rapporto esclusivo la squadra mobile Palermo”

Mar, 26/03/2024 - 17:24

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“C’erano diverse anomalie nella gestione dell’allora collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino mentre si trovava a San Bartolomeo a Mare”. E’ quanto affermato dal Pm Maurizio Bonaccorso durante la sua requisitoria del processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio che vede imputati i poliziotti appartenenti al gruppo Falcone-Borsellino che indagava sulle stragi, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, accusati di aver indotto il pentito Vincenzo Scarantino (nella foto) a rendere false dichiarazioni per depistare le indagini sulla strage.

“Agli organi di polizia locale della questura di Imperia – dice Bonaccorso – era affidato il compito di protezione di Vincenzo Scarantino in quanto collaboratore, e di vigilanza in quanto detenuto. Vigilanza che comportava l’obbligo di bussare, a ogni cambio turno, per verificare che Scarantino fosse in casa. Ma qualsiasi richiesta proveniente da Scarantino doveva essere sottoposta alla squadra mobile di Palermo. Nella relazione del 14 settembre del 1994 si dava atto che il giorno precedente i poliziotti erano intervenuti nell’abitazione di Scarantino perché c’era stata una lite familiare con la moglie e aveva chiesto di avere un colloquio con gli agenti della Squadra Mobile di Palermo.

A marzo per ben due volte i poliziotti bussarono alla sua porta, in piena notte, e Scarantino non rispose. E i poliziotti di Imperia si rivolgono al gruppo Falcone-Borsellino solo perché Scarantino non risponde alla porta, dunque per funzioni che spettavano a loro. I poliziotti della questura di Imperia non avevano alcun contatto con Scarantino perché gli unici autorizzati ad entrare erano quelli della squadra mobile di Palermo. Certo un comportamento anomalo questo rapporto così esclusivo tra Scarantino e il gruppo Falcone-Borsellino di Palermo”. 

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