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ANCI SICILIA e ANCI GIOVANI: “La violenza contro una donna è una violenza contro l’intera comunità”

Redazione 2

ANCI SICILIA e ANCI GIOVANI: “La violenza contro una donna è una violenza contro l’intera comunità”

Sab, 19/08/2023 - 15:39

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“Esprimiamo la nostra solidarietà alla ragazza che ha subìto il devastante e terribile atto di violenza ad opera di un gruppo di giovani palermitani”. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia.

“La violenza contro una donna è una violenza contro l’intera comunità, a prescindere da chi ne sia l’artefice e le istituzioni hanno il dovere di tutelare e supportare la vittima in tutti i modi possibili, ma hanno anche l’obbligo di risvegliare le coscienze attraverso interventi e azioni nei confronti dei più giovani. L’occuparsi dell’altro, il non girarsi dall’altra parte, il sentirsi parte attiva di una comunità sono i pilastri più robusti su cui si può fondare la sicurezza di una città”. Aggiungono Amenta e Alvano.

“Certi che tali azioni sono frutto di una grave e preoccupante povertà educativa e valoriale- aggiunge il presidente di ANCI Giovani Sicilia, Luciano Marino – non possiamo, da giovani amministratori, non pensare a porre in essere utili e concrete azioni di tutela e correzione di così efferati ed inumani comportamenti contro la figura femminile e, di conseguenza, contro il genere umano tutto”.

“Ci auguriamo che venga fatta presto giustizia – conclude il presidente Amenta- a tutela della vittima e dell’intera città di Palermo”.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito ai quattro arresti eseguiti dai carabinieri di Palermo -.Profondo dispiacere per la gravità inaudita dell’episodio e totale solidarietà alla giovane vittima: auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro bestialità di fronte alla giustizia. Sono sgomento – sottolinea il governatore – per quanto sta emergendo dalle indagini degli inquirenti. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco. A partire dalla decisione di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale relativo allo stupro di gruppo di cui è rimasta vittima. Crediamo si tratti di un gesto ineludibile di fronte a casi di efferata violenza e di particolare impatto e rilevanza sociale nella vita della nostra comunità. Lo dobbiamo alla giovane vittima e a tutte le donne che subiscono violenza». 
«Ma quello che serve – conclude Schifani – è prima di tutto un cambio di passo culturale, in una società che deve mettersi alle spalle logiche di violenza inaccettabili, per affrancarsi definitivamente da modelli sociali ed educativi nei quali la prevaricazione maschile verso le donne è ritenuta normale, o quasi, a partire dai piccoli gesti quotidiani».

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