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Sicilia “litigiosa”. Novara: “le controversie tributarie appesantiscono le Corti”

Redazione 2

Sicilia “litigiosa”. Novara: “le controversie tributarie appesantiscono le Corti”

Gio, 30/03/2023 - 12:03

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“L’altissimo tasso di litigiosità, che ovviamente appesantisce l’attività delle Corti e che, a mio parere, dipende sostanzialmente da tre fattori. Il primo può essere senz’altro individuato nella complessità del sistema fiscale, cui si accompagna nient’affatto di rado una difficile lettura delle disposizioni. Ma di non meno rilievo è il fattore culturale”.

Lo ha detto Antonio Novara presidente della corte di giustizia tributaria della Sicilia nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “E’ del tutto vano negare che nei contribuenti sia scarsamente presente la consapevolezza dell’importanza del contributo che ognuno deve fornire. Da qui l’evasione, totale o parziale, che, una volta scoperta, suscita il ricorso ai giudici tributari per evitare il pagamento di tributi anche di ammontare davvero irrisorio, confidando in provvedimenti di definizione delle liti fiscali pendenti o di rottamazione, ma anche, purtroppo, nella lentezza della macchina della giustizia”, ha aggiunto.

“E, in ultimo, un fattore di carattere prettamente economico, indubbiamente ricollegabile alla crisi che ormai da troppo tempo affligge la Sicilia, che è tra le Regioni con reddito medio pro-capite più basso d’Italia e con il tasso di disoccupazione più alto (circa il 18%, valore pressoché doppio rispetto a quello nazionale), e che induce a promuovere controversie anche di modestissimo valore”, osserva.

E snocciola di dati: “Al riguardo è assai significativa la constatazione, riferita allo scorso 31 dicembre, che dei 37.241 procedimenti pendenti in primo grado ben 23.170 hanno un valore non superiore a 3.000 euro (in percentuale il 62%) e che un altro 22% riguarda controversie con un valore non superiore a 20.000 euro (84% in totale), con valori medi che spaziano dal massimo registrato alla Corte di Enna (70% dei ricorsi fino a 3.000,00 euro e un altro 17% fino a 20.000,00, per un totale di ben l’87%) al minimo della Corte di Caltanissetta (56% fino a 3.000,00 euro e un altro 27% fino a 20.000). Per contro, sono solo nella percentuale del 7% le controversie di valore da 50.000 a oltre 200.000 euro”.