Salute

San Cataldo, Le Spighe respinge le accuse del Sindaco: “C’è chi influenza le sue scelte”

Redazione 2

San Cataldo, Le Spighe respinge le accuse del Sindaco: “C’è chi influenza le sue scelte”

Sab, 18/03/2023 - 16:33

Condividi su:

“Ci chiediamo se i toni astiosi e sprezzanti utilizzati da Gioacchino Comparato nei nostri confronti siano da attribuire alla sua persona”. Comincia così la nota del movimento civico “Le Spighe” in risposta all’intervento del sindaco diffuso dopo le dimissioni dell’assessore Salvatore Emma.
“In ogni caso, il sindaco muove al nostro movimento accuse ben precise: incapacità politica, protagonismi e passerelle, perseguimento di interessi propri a discapito di quella della città, mancanza di concretezza e umiltà, diffidenza nei confronti delle altre forze politiche di maggioranza. Accuse tanto infondate da suonare ridicole. La generosità dell’impegno profuso da Salvatore Emma – continuano i responsabili delle Spighe – è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso sindaco ne ha sempre tessuto le lodi riconoscendogli pubblicamente quelle doti di grande abnegazione e spirito di servizio che hanno consentito di sopperire alle gravi carenze di organico del settore amministrativo più articolato e difficile da gestire. Emma ha lavorato incessantemente, in condizioni proibitive, senza mai chiedere visibilità. I consiglieri comunali Mario Lupica, Chiara Fulco e Massimo Emma hanno presentato numerose interrogazioni e mozioni, il più delle volte approvate dall’intero consiglio comunale, sulle più svariate tematiche: valorizzazione dei simboli della tradizione sancataldese, materia dei tributi (si pensi alla riduzione delle sanzioni e alla verifica della regolarità tributaria delle aziende che devono ricevere pagamenti dall’amministrazione comunale), l’innovativa “Red Line” finalizzata alla realizzazione di un percorso turistico tra le bellezze della città. Senza parlare del fattivo contributo offerto alle questioni di interesse generale: igiene urbana, cimitero, contratto di quartiere e apertura del Teatro Marconi, su cui da ultimo si è proposta una gestione di tipo professionale che valorizzi le compagnie locali.


Altro che distrazione, protagonismi o passerelle. Sia l’ex assessore che i consiglieri in carica sono stimati professionisti che alla politica non hanno nulla da chiedere e che servono la comunità sottraendo prezioso tempo al proprio lavoro”.
Così prosegue il comunicato della Spighe: “Anche su altri aspetti siamo costretti a fare chiarezza. Delega alla Tradizione: è offensiva l’affermazione del sindaco secondo cui tale delega aveva una copertura di bilancio e tuttavia è rimasta muta e inespressa. Infatti nell’unica bozza del PEG 2023 trasmessa il 23 febbraio scorso non è rintracciabile alcuna voce di bilancio riferita a tradizioni e turismo.
IPAB: il primo cittadino si era impegnato a designare personalmente i componenti mancanti. Risultato: dopo un anno e mezzo di incomprensibile tergiversare, il rilancio dell’ente è ancora lettera morta.
Riorganizzazione Ufficio Tecnico Comunale: non corrisponde al vero che l’allora assessore Emma abbia accolto la proposta del sindaco. P

roprio in considerazione dell’esperienza diretta maturata, Emma è sempre stato convinto che la divisione del settore dei “Lavori Pubblici – progettazione e Gare” da quello relativo all’“Urbanistica – Edilizia e Patrimonio” avrebbe consentito un più razionale e proficuo impiego delle esigue risorse umane, senza comportare un aggravio o una moltiplicazione di indennità a carico del Comune. Il sindaco sa bene che le indennità ai responsabili di settore vengono modulate dal nucleo di valutazione in base al carico di lavoro e di responsabilità assegnate. Eppure, in questo caso la sua posizione ha dovuto cedere il passo a una decisione di tipo punitivo.
Questi sono i fatti e solo sui fatti invitiamo i sancataldesi a riflettere e a farsi un’opinione. Ma i cittadini devono anche riflettere su una questione generale di rilevante importanza: la mancanza di condivisione nella programmazione dell’azione amministrativa, finora rimasta appannaggio di pochi soggetti politici che fin dal primo momento hanno esercitato e continuano a esercitare un’influenza decisiva sul sindaco fino a condizionarne le scelte. Perché il sindaco si ostina ancora a parteggiare per qualcuno e ad escludere tutti gli altri, rinunciando addirittura a una solida e competente maggioranza in consiglio? Non si rende conto che così danneggia la città e ne impedisce la rinascita?
Siamo ben consapevoli che il senso di responsabilità deve prevalere sulle beghe politiche. Per questo invitiamo il sindaco a trovare una soluzione per superare la grave crisi che sta interessando la nostra comunità. Da parte nostra, pur avendo rinunciato alla rappresentanza in giunta, continuiamo ad assicurare la massima disponibilità al dialogo, al di là di ogni polemica, per il bene comune”.

Pubblicità Elettorale