Salute

Covid: controlli dei Nas in terme e centri benessere, una denuncia a Caltanissetta

Redazione

Covid: controlli dei Nas in terme e centri benessere, una denuncia a Caltanissetta

Ven, 10/09/2021 - 12:50

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Covid: controlli Nas in terme e centri benessere, 11 chiuse Roma, 10 set – (Nova) – I Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli presso le strutture preposte ad offrire servizi e trattamenti destinati al benessere psico-fisico, come stabilimenti termali, centri benessere e spa. Le attivita’ di controllo hanno interessato complessivamente 628 strutture e attivita’, accertando irregolarita’ in 95 di esse, pari al 15 per cento degli obiettivi ispezionati, delle quali 11 oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze. Le verifiche hanno consentito di accertare 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid, relative, in particolare, al mancato uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali; assenza delle operazioni di sanificazione periodica, di informazioni a favore delle utenze circa le norme di comportamento, di distanziamento interpersonale e di capienza massima negli ambienti; mancata valutazione del rischio epidemico all’interno delle strutture. Tra queste, 11 sanzioni specifiche hanno riguardato l’assenza di verifiche del gestore sul possesso della certificazione verde Covid (Green pass) e sulla mancata inibizione all’accesso a servizi non attualmente erogabili, come gli ambienti altamente caldo-umidi (bagno turco). Ulteriori 104 violazioni hanno riguardato situazioni di irregolarita’ per motivi di pulizia ed igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali e di benessere, carenze strutturali e sul corretto esercizio delle attivita’ e presenza di personale privo di idonea qualifica professionale per lo svolgimento di attivita’ estetiche e massaggi. Complessivamente sono state segnalate 98 persone all’Autorita’ giudiziaria e amministrativa, eseguendo il sequestro di oltre 660 kg di prodotti alimentari detenuti presso le aree di ristoro e somministrazione delle attivita’, contestando violazioni amministrative per 97 mila euro. Tra le violazioni di settore contestate nel corso della campagna, 5 hanno riguardato sanzioni della normativa di disciplina specifica dei centri termali, individuando centri benessere che proponevano trattamenti di natura “termale” sebbene in assenza di acque di riconosciuta efficacia terapeutica.

Nello specifico, e’ stato denunciato il legale rappresentante di un hotel di Chianciano Terme (Si) poiche’ ritenuto responsabile di non aver sottoposto a regolare manutenzione i dispositivi antincendio (estintori ed idranti) posti nella struttura alberghiera ed omesso di attuare le previste misure di contenimento per la diffusione del Covid per l’assenza di appositi cartelloni e informazioni per la clientela). E’ stato denunciato il gestore di un centro benessere, a Caltanissetta, poiche’ ritenuto responsabile di aver omesso la redazione del documento di valutazione rischi dei luoghi di lavoro della struttura in particolare sul rischio biologico connesso alla pandemia da Covid. Lo stesso nucleo dei Nas, presso un altro centro benessere con annessa attivita’ di ristorazione, nel Comune di Modica (Rg), ha proceduto al sequestro di 52 kg di alimenti scaduti. Sanzionata la legale responsabile di un centro benessere ed estetico di Parma per aver omesso di attuare le misure di contenimento del Covid per l’omessa apposizione della cartellonistica indicante il numero massimo consentito di clienti che possono accedere contemporaneamente nella struttura e della mancata nomina del “tecnico responsabile” per le attivita’ dedicate alla cura e pulizia del corpo. Presso due hotel con centri benessere di Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte (Rc) sono stati sequestrati complessivamente 280 kg di alimenti risultati sprovvisti di etichette che indicano l’origine o la provenienza, accertate anche carenze igienico-strutturali nei locali destinati al deposito ed alla preparazione di alimenti. Una delle due strutture ricettive era priva dei titoli autorizzativi per il centro benessere, peraltro interessato da carenze strutturali ed igieniche, per il quale e’ stata avanzata proposta di chiusura. 

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