Salute

L’APPROFONDIMENTO, covid: l’Italia divisa in zone, Regioni in rivolta

Redazione

L’APPROFONDIMENTO, covid: l’Italia divisa in zone, Regioni in rivolta

Gio, 05/11/2020 - 18:02

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Qualcuno contesta tempistica e criteri, altri minacciano ricorsi, qualcuno arriva a sospettare il governo di accanimento contro le Regioni del centrodestra. Protestano i governatori italiani, soprattutto quelli delle ‘zone rosse’, contro il nuovo Dpcm illustrato nella tarda serata di ieri dal premier Giuseppe Conte. Il primo a prendere posizione, prima ancora che il presidente del Consiglio dei ministri apparisse in tv, e’ stato Attilio Fontana. Il governatore della Lombardia ha contestato la metodologia con la quale la sua Regione e’ stata relegata tra quelle che subiranno le maggiori limitazioni.

“L’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del Cts con l’analisi dei 21 parametri – ha argomentato – risale a circa 10 giorni fa”. Dati non aggiornati quindi, secondo Fontana che parla di “schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi”. Il governatore e’ tornato alla carica stamane: “Comunicare all’ora di cena che la nostra regione e’ relegata in fascia rossa senza una motivazione valida e credibile non solo e’ grave, ma anche inaccettabile. A rendere ancor piu’ incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”.

Gli ha fatto eco il presidente del Piemonte Alberto Cirio. “Che fosse necessario irrobustire anche duramente le misure di contenimento al virus era evidente”, ha concesso ricordando di aver assunto misure in anticipo con ordinanze su scuola, capienza dei mezzi pubblici e centri commerciali. Ma, ha aggiunto, “il fatto che il governo abbia scelto sulla base di dati di 10 giorni fa, rischia di non tenere in considerazione tutti questi elementi e rischia di porre in una situazione piu’ critica regioni che sono in una fase di miglioramento e non tenere invece conto del peggioramento di realta’ del nostro paese”.

Ancor piu’ dura la reazione di Nello Musumeci, presidente della Sicilia che ha parlato di “decisione immotivata” ricordando la possibilita’ di ricorrere alla giustizia amministrativa. “Eravamo assolutamente convinti che saremmo stati inseriti nella fascia gialla – ha detto – altre regioni che potevano stare al posto nostro e questo alimenta sospetti. Tutte le zone penalizzate sono regioni che appartengono al centrodestra: non ho la certezza, ma il sospetto si'”.

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