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Caltanissetta: per ex sindaco Vaccarino ammessa richiesta revisione

Redazione 2

Caltanissetta: per ex sindaco Vaccarino ammessa richiesta revisione

Ven, 20/11/2020 - 12:51

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La Corte d’appello di Caltanissetta ha ammesso la richiesta di revisione della condanna a sei anni e mezzo inflitta ad Antonio Vaccarino il 16 aprile 1997 dalla Corte di Appello di Palermo, per un presunto traffico di sostanze stupefacenti che aveva come base logistica l’aeroporto di Linate a Milano.

L’ex sindaco di Castelvetrano, 75 anni, noto per aver intrattenuto una corrispondenza con il latitante Matteo Messina Denaro, a gennaio e’ tornato in carcere nell’ambito di una recente indagine della Dda di Palermo per cui lo scorso 2 luglio e’ stato condannato a 6 anni di reclusione per rivelazione di notizie coperte dal segreto, con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra.

Le accuse nel processo per droga erano state mosse sulla scorta delle dichiarazioni rese dall’ex collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, che indicava Vaccarino quale membro di Cosa nostra. Quest’ultima accusa, in primo grado accolta dal Tribunale di Marsala che lo ha condannato a 18 anni di reclusione, e’ stata poi ritenuta infondata dalla Corte di Appello di Palermo che, tuttavia, ha ritenuto credibile le dichiarazioni del Calcara in ordine al solo reato di traffico di stupefacenti.

La Corte d’appello di Caltanissetta ha ammesso la richiesta di revisione della condanna a sei anni e mezzo inflitta ad Antonio Vaccarino il 16 aprile 1997 dalla Corte di Appello di Palermo, per un presunto traffico di sostanze stupefacenti che aveva come base logistica l’aeroporto di Linate a Milano.

L’ex sindaco di Castelvetrano, 75 anni, noto per aver intrattenuto una corrispondenza con il latitante Matteo Messina Denaro, a gennaio e’ tornato in carcere nell’ambito di una recente indagine della Dda di Palermo per cui lo scorso 2 luglio e’ stato condannato a 6 anni di reclusione per rivelazione di notizie coperte dal segreto, con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra. Le accuse nel processo per droga erano state mosse sulla scorta delle dichiarazioni rese dall’ex collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, che indicava Vaccarino quale membro di Cosa nostra.

Quest’ultima accusa, in primo grado accolta dal Tribunale di Marsala che lo ha condannato a 18 anni di reclusione, e’ stata poi ritenuta infondata dalla Corte di Appello di Palermo che, tuttavia, ha ritenuto credibile le dichiarazioni del Calcara in ordine al solo reato di traffico di stupefacenti.

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