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Sicilia,Musumeci sfida Roma su chiusure, ma Boccia annuncia impugnativa: proteste in piazza contro Dpcm

Redazione

Sicilia,Musumeci sfida Roma su chiusure, ma Boccia annuncia impugnativa: proteste in piazza contro Dpcm

Mer, 28/10/2020 - 18:25

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In Sicilia come nelle Province di Trento e Bolzano. Il governatore Nello Musumeci ‘sfida’ Roma e, come preannunciato ieri in Assemblea siciliana, porta questa sera in giunta il disegno di legge che estende fino alle 23 l’orario di chiusura di bar e ristoranti, in deroga al termine delle 18 imposto dall’ultimo Dpcm del governo Conte. Ma dal Governo arriva uno stop da parte del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che annuncia “impugnative immediate” per chi aggira il Dpcm: compresa eventualmente anche la Sicilia. Il testo di legge proposto da Musumeci fa leva sull’art.17 dello Statuto speciale, che consente alla Regione di andare in deroga su alcune materie, come la vendita al dettaglio. Subito dopo l’ok della giunta, il testo sara’ trasmesso all’Assemblea, dove il presidente Gianfranco Micciciche’, ha garantito una corsia preferenziale in modo da accelerare l’iter per il passaggio di aula. Tempi stretti, dunque. Sul testo poi si dovra’ pronunciare il Consiglio dei ministri, anche se le dichiarazioni del ministro Boccia non sembrano lasciare spazio ad alcuna mediazione.

“Stiamo adottando il ddl, poi sara’ il Parlamento siciliano a dovere approvare o respingere. E mi auguro che il governo centrale terra’ conto della nostra prerogativa”, afferma dal canto suo il governatore. Proseguono, intanto, le proteste contro il Dpcm. Stamattina decine di taxi hanno manifestato a Palermo contro il ritardo dei ristori promessi dalle istituzioni regionali e nazionali: a colpi di clacson hanno voluto richiamare l’attenzione di Palazzo dei Normanni e di Palazzo d’Orleans nei riguardi di una categoria duramente provata dalle norme anti Covid. “Riaprite o saranno guai!” e’ lo striscione che ha aperto nel pomeriggio, sempre a Palermo, la manifestazione indetta dal ‘Comitato Italia Libera’, la sigla che raggruppa, attraverso Forza Nuova, il popolo delle partite Iva, dello sport, giostrai, sale bingo, taxisti, musicisti e tutte le categorie sociali e del mondo del lavoro di Palermo e provincia. Con lo slogan “Tu ci chiudi, tu ci paghi. La Sicilia non molla” hanno invece manifestato anche i centri sociali, con cortei in diverse citta’ della Sicilia. E mentre monta la protesta la curva dei contagi nell’isola sembra dare una tregua: oggi in Sicilia si registrano 706 nuovi positivi rispetto agli 860 di ieri, con un numero di tamponi pressoche’ uguale. Una flessione che lascia ben sperare.

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