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“E sedutosi … li ammaestrava”: Alzatevi non temete (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava”: Alzatevi non temete (di don Salvatore Callari)

Lun, 09/03/2020 - 07:55

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Per la seconda domenica di quaresima la liturgia propone sempre la lettura del Vangelo che narra la trasfigurazione di Gesù. Nutro fiducia che se, da buoni cristiani, siamo assidui alla santificazione del giorno festivo , specialmente in quaresima, conosciamo il fatto narrato dal Vangelo. Un’altra pagina “ classica” è quella della chiamata di Abramo. Ispirandoci alla due letture possiamo trovare due spunti per una riflessione che non sia di sola conoscenza , cioè solo narrazione . I cristiani di oggi e di sempre, possono alimentare il “ senso cristiano della vita “ e crescere nella virtù, non solo ammirando ma anche imitando.

Ed ecco Abramo :il Signore lo chiama e gli ordina di lasciare il suo paese e andare ….Dio non precisa la destinazione e Abramo compie un atto di fede nella parola di Dio e nutre la speranza che si tratterà di un luogo confortevole se è la promessa del Signore . L’atto di fede di Abramo è un esempio grandioso e quindi una testimonianza che illuminerà gli uomini ei secoli futuri. E noi siamo figli di Abramo che è come “la pietra angolare” della nostra fede. Anche il Vangelo possiamo leggerlo in quest’ottica. Gesù aveva parlato di eventi drammatici che l’avrebbero coinvolti, quali la cattura la condanna, la crocifissione . Questo ha sconvolto gli apostoli e Gesù volle incoraggiarli e assicurarli che, malgrado questo apparente fallimento del suo ministero, Egli è e rimane il Messia Salvatore .

La nostra fede non deve restare turbata specialmente . ora, al momento della nostra storia, perché sappiamo che la parola di Gesù è stata veritiera : diceva : sarò preso, flagellato, crocifisso ma tornerò in vita. E sappiamo che così è stato, Gesù addita così il percorso che sarà dei cristiani, un cammino di sofferenza, di Via Crucis, che però si chiuderà nella salvezza, la gloria. Non dobbiamo , allora, ammirare, restare stupiti della gloriosa testimonianza della Trasfigurazione, ma dobbiamo consolidare la nostra fede in Lui e non perdere la speranza nei beni promessi da Gesù. Fede e speranza, due pilastri della vita cristiana .

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