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Mafia: lettera del boss ai giovani, “Non fate come me, amate la vita”

Redazione

Mafia: lettera del boss ai giovani, “Non fate come me, amate la vita”

Mar, 03/12/2019 - 16:45

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 “Non prendete esempio da persone come me che si sono rovinati la vita, abbandonate la droga e l’alcool e godetevi la vita lavorando onestamente e con dignita’ cosi’ non dovete avere la paura di chi bussa alla vostra porta”. E’ l’accorato invito del boss ergastolano Sebastiano ‘Iano’ Lo Giudice, 42 anni, detenuto da quasi 10 anni in regime di 41bis nel carcere di Spoleto, inviato con una lettera dal carcere ai giovani dei quartieri a rischio di Catania. “Istruitevi, aprite gli occhi e lasciate perdere i falsi miti – prosegue – date il giusto valore alla vita perche’ poi sara’ troppo tardi e le sofferenze resteranno soltanto a voi e alle vostre famiglie. Ho visto tanti bravi ragazzi perdersi senza capirne la motivazione e sono certo che se potessero tornare indietro non rifarebbero piu’ gli stessi errori”. Sebastiano Lo Giudice e’ stato un esponente di vertice della cosca dei ‘Carateddi’ legata al clan Cappello-Bonaccorsi: la frangia criminale anni fa ha dato vita a una sanguinosa faida mafiosa contro Cosa nostra capeggiata dai Santapaola-Ercolano. Adesso chiede ai giovani: “Abbiate la forza di dare una svolta alla vostre vite e non date adito alle millanterie dei quartieri perche’ prive di fondamento e fine a se stesse. Io ho perso la vita, la mia bella gioventu’, l’amore dei miei figli e delle persone che mi amano veramente; se avro’ la possibilita’ mi godro’ i miei nipotini, altrimenti accettero’ di morire in carcere come la giustizia ha deciso, ma vorrei essere curato e scontare la mia pena con la mia dignita’, senza avere problemi”.

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