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Fatti dall’Italia. La strage in discoteca, in manette la banda dello spray: 7 ventenni arrestati

Redazione

Fatti dall’Italia. La strage in discoteca, in manette la banda dello spray: 7 ventenni arrestati

Sab, 03/08/2019 - 11:33

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Svolta nelle indagini sulla strage in discoteca ‘Lanterna Azzurra’di Corinaldo, durante un concerto del cantante Sfera Ebbasta. I carabinieri del comando provinciale di Ancona hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale di Ancona, nei confronti di sette persone, residenti nella provincia di Modena. Sono tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine, e sei di loro anche di omicidio preterintenzionale, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo.

L’indagine, condotta dal nucleo investigativo del Reparto operativo di Ancona, sotto la direzione della locale Procura, ha consentito di individuare sei giovani tra i 19 e 22 anni, presenti all’interno della discoteca di Corinaldo, responsabili della morte di 5 giovani tra i 14 e i 16 anni e di una mamma di 39 anni, nonché di lesioni personali ad altre 197 persone, eventi verificatisi in seguito alla diffusione di uno spray al peperoncino all’interno del locale ‘Lanterna Azzurra Clubbing’. E’ stato inoltre accertato che i giovani facevano parte di un gruppo criminale dedito a furti e rapine di monili in oro all’interno di discoteche del centro e Nord Italia.

“Come cittadino provo soddisfazione e conforto nel sapere che si faccia giustizia ma da padre questo non cambia nulla”, rispetto alla perdita di Emma. Lo afferma all’Adnkronos Fazio Fabini, il papà di Emma, un’altra delle giovanissime vittime. “Io non posso che ringraziare le forze dell’ordine e gli inquirenti che hanno continuato a lavorare – ha continuato – Mi avevano assicurato che stavano lavorando e il fatto che ci siano sviluppi non può che farmi piacere, quanto alla rilevanza giuridica non sta a me dirlo”.

“E’ una soddisfazione scontata. Sapevamo che la procura e la polizia giudiziaria stavano lavorando ancora e che questo periodo di silenzio non era per disinteresse, ma perché erano in corso altri approfondimenti istruttori”. Lo afferma all’Adnkronos l’avvocato Luca Pancotti, legale della famiglia di Emma Fabini. “Soddisfazione perché si vede che l’attenzione investigativa non scema”, prosegue l’avvocato secondo il quale le responsabilità andranno acclarate ma “attendiamo fiduciosi gli sviluppi”.

“Ho sentito la famiglia di Benedetta per comunicare la notizia – ha commentato all’Adnkronos Irene Ciani, legale dei genitori di una delle vittime – provano un minimo di sollievo perché la macchina della giustizia sta andando nella direzione giusta per fare in modo che si arrivi a una giustizia concreta”. Benedetta Vitali era una delle più giovani vittime della tragedia alla discoteca di Corinaldo. “Finalmente si inizia a vedere qualcosa di concreto”, ha sottolineato l’avvocato ricordando la sofferenza della famiglia anche per il fatto che, a distanza di mesi, non c’erano state finora misure cautelari. “Ovviamente si tratta di un sollievo minimo, per quanto è possibile”, ha concluso l’avvocato Ciani.

“Grazie ai carabinieri e agli inquirenti: avevamo promesso indagini serie e rigorose per prendere i responsabili di quella tragedia e ora c’è un segnale importante – ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini – Nessun arresto restituirà le vittime ai propri cari, purtroppo, ma è nostro dovere individuare i colpevoli e punirli come meritano. Speriamo che la Giustizia preveda galera certa per tutti, senza sconti o attenuanti”.

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