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La banda musicale: una presenza che rafforza il culto

Marcella Sardo

La banda musicale: una presenza che rafforza il culto

Dom, 24/03/2019 - 22:15

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Quella musica di strada che accompagna le processioni sacre

Fede e folklore. Devozione e curiosità. Silenzi e note. Sarebbe impossibile raccontare le processioni religiose siciliane senza sottolineare il connubio degli opposti, quella caratteristica tipica che aleggia e completa ogni processione popolare nostrana.

Caltanissetta non fa eccezione e, nonostante sia giunto il XXI secolo, ci troviamo ancora ad assistere a un bagno di folla che passeggia in piazza, prega al passaggio del fercolo, acquista palloncini per bambini, abbassa il capo davanti alla Passione di Cristo e chiede un’intercessione al Santo Patrono prima di andare ad acquistare un “coppo di siminza”.

Nella nostra città sono attivi 4 corpi bandistici che si alternano e accompagnano i riti sari. Si tratta delle associazioni musicali Salvatore Albicocco, Giuseppe Verdi, San Pio X e Sicilia in musica. Realtà caratterizzate da 40 o 50 elementi che si differenziano nella tradizione storica, nel repertorio prodotto, nelle abitudini ormai diventate rituali consuetudini o nella presenza scenica curata per presentarsi al meglio davanti al proprio pubblico. Tutti, però, accomunati dalla voglia di promuovere la cultura della musica, le tradizioni religiose locali e la devozione cristiano cattolica.

“La processione che amiamo accompagnare è quella della Real Maestranza che, in lutto e con il Cristo Velato, percorre Corso Umberto verso la Cattedrale – hanno raccontato i rappresentanti della banda Salvatore Albicocco -. La nostra musica risuona in tutta la piazza invitando i fedeli al raccoglimento e alla preghiera. Ci piace pensare che quello che svolgiamo sia un servizio per la collettività, per tramandare la cultura popolare. Lo facciamo custodendo gli antichi spartiti della banda municipale, dalla quale discendiamo, ma anche rinnovandoci e aggiungendo nuove partiture. Proprio come la marcia del giovedì Santo scritta per il percorso nisseno dal nostro direttore, il maestro Calogero Ottaviano. Ciò che cerchiamo non è autocelebrazione ma la voglia di accendere i riflettori verso colui che seguiamo. È Lui il vero protagonista della giornata”.

Gesù Nazareno, Real Maestranza, vare e varicedde, Cristo Nero e San Michele. Manifestazioni liturgiche che si svolgono durante l’arco dell’anno ma che hanno in comune un elemento fondamentale: la banda musicale. Le processioni, durante tutto il percorso tracciato per le vie del centro storico, vengono sempre accompagnate da una potente musica che risuona tra gli antichi palazzi. Chiudendo gli occhi ogni devoto o semplice spettatore delle processioni liturgiche della nostra città può rievocare quel suono potente e deciso delle marce funebri che, lente o andanti, ripercorrono la Passione di Cristo, la gioia della Risurrezione o la grazia ricevuta dal Santo Protettore.

“Tutte le processioni religiose hanno un posto riservato nel nostro cuore ma quella che ci colpisce di più è la Settimana Santa – ha commentato la maestra della banda Verdi -. Il nostro intento è quello di continuare a crescere come gruppo per poter esprimere le emozioni attraverso i nostri strumenti e far vivere quel momento, triste o gioioso, con maggiore intensità”.

Partiture antiche e moderne che, tradotte in armonico suono dagli strumenti a fiato o a percussione, aiutano lo spettatore a vivere con maggiore fervore questo momento sacro. Ottavino, flauto, clarinetto, corno, sassofono, trombone, tuba, euphonium, flicorno, tromba e percussioni trasmettono, all’unisono, un unico suono capace di far uscire, dal cuore dei fedeli, anche la preghiera più nascosta.

“Siamo stati i pionieri dei concerti incentrati sulla Passione di Cristo – ha sottolineato il maestro della banda Sicilia in Musica -. Ci siamo resi conto che le marce funebri non sono apprezzate soltanto come accompagnamento alle processioni liturgiche ma anche come concerti”.

Mantenere attiva una banda musicale e accettare di partecipare alle processioni non è quella che si potrebbe definire “una passeggiata”. Bisogna avere molta resistenza per poter suonare diverse ore in balia del caldo o del freddo sempre mantenendo il “passo” e il ritmo. A incidere è anche il costo economico da sostenere. Il compenso di ingaggio, infatti, serve per coprire le spese del trasporto, della manutenzione delle divise, delle utenze della sede e attività correlate.

Alla fine della stagione ciò che resta è soprattutto il piacere di aver condiviso esperienze indimenticabili e aver contribuito a far crescere negli spettatori un sentimento positivo. I bambini, proiettati verso il futuro, potrebbero veder nascere una passione per la musica e il desiderio di far parte di una banda o del liceo musicale. Gli adulti, con un occhio verso il passato, potrebbero rivivere il ricordo delle tante processioni liturgiche nelle quali si sono immersi spiritualmente. E quell’intenso “frastuono” ascoltato nelle strettoie di via Re d’Italia, con la maturità culturale, oggi si è trasformato in melodiosa sinfonia. Proprio quella che penetra nel profondo del cuore e che, quando si è lontani dalla propria città, si rievoca con un nostalgico sorriso.

Salvatore Albicocco

L’associazione musicale Salvatore Albicocco deriva dall’antico corpo bandistico municipale costituito nel 1872 e successivamente rinominato “Nicola Vitelli”.

Nel 1995 è stata dedicata alla memoria di “Salvatore Albicocco”, presidente prematuramente scomparso ma indimenticato per il suo carattere carismatico e capacità di creare quell’indispensabile aggregazione di tutto il gruppo. Il suo attuale Presidente è Fabrizio Licitri, il Capobanda Angelo Cartone, il Direttore il maestro Calogero Ottaviano.

Tecnica, eleganza e passione sono le tre caratteristiche che connotano questa banda.

Il gruppo si riunisce ogni settimana per tutto l’arco dell’anno con l’intento di poter, a ogni prova, accrescere la competenza musicale e lo spirito di gruppo.

Ha realizzato nel 2015 un CD nel quale sono racchiusi alcuni brani suonati durante la settimana santa e la partitura del “Giovedì Santo” scritta dal maestro Ottaviano per il percorso nisseno.

Giuseppe Verdi

Nato nel 1996, questo corpo bandistico deriva dall’associazione musicale “San Michele” costituita nel 1882 sotto il patrocinio della Società di Mutuo Soccorso “Principe di Napoli”.

Presidente, maestro e capobanda è Ivana Stella, competente guida che ha preparato la banda per esibirsi in processioni, raduni regionali, concerti e fiere organizzate in tutta la Sicilia. Vanta la presenza, nel corpo bandistico, di molti giovani provenienti dal liceo musicale. Professionalità, passione e rispetto per il proprio ruolo vengono immediatamente notati e apprezzati dagli spettatori.

Sicilia in musica

La banda, costituita nel 2004, è presieduta e diretta da Salvatore Bonaffini.

Il corpo, affiliato a un circuito di respiro regionale, durante l’arco dell’anno offre numerose prestazioni in tutta la Sicilia.

Ogni anno, con l’arrivo dell’autunno, il maestro riunisce la banda e predispone il repertorio per tutta la stagione. Una preparazione di base alla quale seguono alcuni incontri in prossimità delle singole esibizioni.

Il loro motto è “La passione per la passione” perché, all’amore per la musica e per la trasmissione delle tradizioni locali, si abbina quella di esprimere, attraverso le note, la sofferenza vissuta da Cristo. I loro concerti ed esibizioni includono anche brani realizzati non da professionisti ma dall’elevato valore artistico.

San Pio X

Costituita nel 2008 con un piccolo gruppo di 7 elementi, la banda, presieduta da Saverio Principato, è cresciuta velocemente fino a raggiungere quasi quaranta elementi.

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