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Comitato “Viabilità negata del Vallone” : “La misura è colma”. Ancora difficoltà

Carmelo Barba

Comitato “Viabilità negata del Vallone” : “La misura è colma”. Ancora difficoltà

Dom, 10/03/2019 - 07:33

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MUSSOMELI – E’ questo il comunicato n.11 del Comitato “Viabilità negata del Vallone”, allorquando il ponte crollato, a distanza di 166 giorni ci sono ancora degli ostacoli per la consegna dei lavori al Genio militare.
“LA MISURA È COLMA. Anche se ci rendiamo conto che di parole se ne sono dette oltre il dovuto e che le parole, giunti a questo punto, non hanno più alcun senso, ci accingiamo ancora una volta a parlare, ad esprimere per l’ennesima volta quello che è il nostro punto di vista di fronte ad un problema che, oltre ad essere increscioso, ha già superato ogni limite di decenza e di razionalità, perché la costruzione del ponte Bailey è diventato qualcos’altro scadendo addirittura nel ridicolo. La nostra posizione a riguardo è sempre stata chiara: piena contrarietà all’intervento dell’esercito che avrebbe avuto senso solo in urgenza e subito dopo l’evento calamitoso, unico intervento con l’utilizzo del tubo armco.
Rispetto quindi della procedura di somma urgenza e notevole risparmio di denaro pubblico e dei disagi per la popolazione ma è chiaro che i discorsi dell’uomo della strada, del cittadino comune non sono mai ascoltati, perché il buon senso in questa zona di frontiera, che non a caso risulta essere agli ultimi posti a livello di vivibilità in Italia, non trova ascolto alcuno da parte delle cosiddette istituzioni. Stiamo assistendo impotenti all’esecuzione di un progetto molto discutibile e dispendioso, pur avendo profuso mille energie affinché si operasse nell’ esclusivo interesse della collettività, inventandoci percorsi alternativi, organizzando scioperi, manifestazioni, incontri, collaborando con il Libero Consorzio, ma avvertendo anche che a tutto c’è un limite. Altre e ben più incisive iniziative di lotta avremmo forse dovuto, tutti assieme, mettere in campo per abbattere questo muro di gomma che ci ridicolizza di fronte alla nazione intera, perché il caso in questione evidenza tutte le caratteristiche di un territorio sottosviluppato e preda di una classe politica miope, rapace e insensibile si problemi della gente. Siamo convinti che a tutto c’è un limite e che i ritardi relativi all’intervento del genio militare (c’è forse sotto qualcosa che ci sfugge?), la colpevole negligenza dell’apparato burocratico-politico- amministrativo dell’ex provincia regionale sono ormai inaccettabili. Per questo motivo sarebbe opportuno a nostro avviso che gli attori di questa scelta scellerata del ponte Bailey alcuni recitassero un mea culpa, altri dovrebbero pensare a rassegnare le proprie dimissioni ma prima ancora dovrebbero fare una cosa più opportuna: chiedere umilmente scusa a tutti i cittadini di Mussomeli e del Vallone per i mille disagi arrecati, per i danni economici che hanno subito le aziende locali, per le macchine rotte a causa di strade impraticabili, per avere offeso e mortificato con scelte e comportamenti amministrativi molto discutibili la dignità di un intero popolo.
Sia chiaro che non ci arrenderemo mai e che siamo disposti a lottare ad oltranza per la salvaguardia dei nostri sacrosanti diritti. In mancanza di risposte certe ( firma della convenzione con l’esercito entro lunedì 11 c.m.) il Comitato Viabilità Negata del Vallone promuoverà una eclatante iniziativa: ci incateneremo davanti il palazzo dell’ex provincia coinvolgendo le principali testate giornalistiche “Striscia la Notizia”, “ Le iene” e chiunque vorrà collaborare. L’obiettivo da raggiungere è semplicemente questo: far si che questo derelitto lembo della Sicilia possa ottenere gli standard (minimi) della normalità e della civiltà.

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