Salute

Crisi Cmc e blocco appalti Caltanissetta-Agrigento. Assessore Falcone: “Dal governo nessun regalo, deputati grillini gelosi”

Redazione

Crisi Cmc e blocco appalti Caltanissetta-Agrigento. Assessore Falcone: “Dal governo nessun regalo, deputati grillini gelosi”

Mar, 19/02/2019 - 09:01

Condividi su:

CATANIA – «Mi spiace dover intervenire in una vicenda che ha molto poco di politico e che, piuttosto, mette in luce tutto il dramma in cui si è ritrovato il sistema dei lavori pubblici e, di conseguenza, il territorio siciliano. Mai nessuno si è voluto prendere paternità alcuna sulla soluzione di una vertenza che, in realtà, ancora è tutta da definire. Il caso Cmc resta assai più complicato rispetto a quanto afferma qualche parlamentare nazionale che, riuscendo solo ad avere contezza di foto e post sui social network, immagina addirittura di improvvisarsi taumaturgo di una crisi che merita tutt’altro approccio».

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, risponde alla presa di posizione dei deputati M5sAzzurra Cancelleri e Dedalo Pignatone sulla vertenza delle imprese creditrici della società Cmc, l’azienda titolare degli appalti della Agrigento-Caltanissetta e della Agrigento-Palermo entrata in concordato. Gli esponenti grillini avevano affermato che il ruolo della Regione, nelle trattative che portano allo sblocco di 10 milioni di euro di crediti, è stato «pari a zero».

«Andiamo ai fatti: nessuno – precisa l’assessore Falcone – sta regalando alcunché al comitato dei creditori. I quali, rispetto a una spettanza intorno ai 50 milioni, ne dovrebbero ricevere appena 10! Non credo, dunque, che qualcuno stia facendo loro chissà quale favore. Tra l’altro – ricorda Falcone – per poter avere questi soldi, occorre ancora l’autorizzazione del Tribunale di Ravenna».

L’assessore rilancia: «Se il Governo Conte vuole avere un ruolo attivo nella vertenza – come affermato da qualche deputato grillino geloso di un possibile risultato (comunque insufficiente) – applichi allora la soluzione già trovata per le banche: al salva-banche segua un salva-imprese. Non tanto per garantire Cmc, quanto invece – sottolinea Falcone – per garantire i creditori che hanno già eseguito in concreto i lavori,lasciando i loro soldi letteralmente per strada».

«Il presidente Musumeci – aggiunge l’assessore – chiede ormai da più di un mese un tavolo utile a trovare una soluzione concreta e praticabile. Il Governo regionale, inoltre, ha dato la propria disponibilità a usare 70 milioni di euro, questo perché vogliamo mettere in campo soluzioni concrete per risolvere i problemi». Conclude l’esponente del Governo Musumeci: «Insomma, sarebbe più utile per tutti se, anziché parlarci sui giornali, i problemi venissero affrontati, seduti attorno a un tavolo, da tutti gli attori coinvolti in prima persona: Ministro alle Infrastrutture, Ministero dello Sviluppo economico, Presidente della Regione, Assessore regionale alle Infrastrutture».

Pubblicità Elettorale