Salute

Mussomeli, al sit-in del Nursind anche il sindaco Catania

Carmelo Barba

Mussomeli, al sit-in del Nursind anche il sindaco Catania

Mer, 17/08/2016 - 00:01

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DSCN6136MUSSOMELI – Ieri mattina, sono arrivati infermieri anche da Gela, con una strada quasi impossibile, per solidarizzare con l’iniziativa Nursind che protesta sulla problematica pediatria che, agli occhi dei tanti osservatori, sembra arrancare sempre di più, nonostante i buoni propositi della Dirigenza Asp per trovare idonee soluzioni. Intanto, nella piazzetta antistante il pronto soccorso dell’Ospedale Maria Immacolata Longo di Mussomeli, DSCN6132dalle 10 alle 12, dominava, ieri mattina, Il gazebo e le bandiere del Nursind con scritte “i bambini chiedono una pediatria h 24” ed ancora “Vogliamo una pediatria dignitosa” . Al sit – in ha -partecipato anche il sindaco Giuseppe Catania che ha detto: “La professione di pediatra è molto richiesta. Il problema è a monte, in quanto questa professione, al pari di altri, è una professione in cui l’offerta è di gran lunga inferiore alla domanda; per cui, ci DSCN6130troviamo in questa condizione di grave difficoltà, in questo momento, cioè di recuperare pediatri: l’Asp ha garantito, per questa settimana, fino a quando non si troverà una soluzione, ci sarà intervento da parte del primario di Caltanissetta che è stato richiamato dalle ferie, proprio per questo motivo, però è evidente che è una soluzione tampone, utile solo ad evitare e scongiurare la chiusura, cosa di cui siamo assolutamente DSCN6140contrari: la mia presenza qui a supporto del sit-in, organizzato da Nursind, che si è sempre dimostrato molto vigile ed attento alle tematiche sanitarie della nostra struttura ospedaliera, ha questo significato. Cioè quello di dire ‘attenzione,: si trovi una soluzione di qualunque tipo ma, certamente, la soluzione non può essere la chiusura della pediatria a Mussomeli, dopo che c’è stato la chiusura del Punto Nascita, sul quale, sapete tutti quali sono gli avvicendamenti, le evoluzioni, le battaglie che si stanno portando avanti e di cui siamo ancora in attesa subito dopo le vacanze di ferragosto. Possibilmente avremo un incontro al Ministero direttamente, però la cosa che preoccupa maggiormente è la mancanza delle figure professionali, anche perché avere l’autorizzazione alla riapertura e non avere le figure professionali, di fatto equivale a nulla. Chiediamo evidentemente con forza all’Asp e, prima di tutto, al governo regionale lo sblocco della mobilità”. Intanto, Il consigliere nazionale Nursind Osvaldo Barba, subito dopo il sit-in, ha così commentato: “Il fatto che l’ASP abbia provveduto, in pieno svolgimento di SIT-IN, a spedire un fax per notificare l’invio di un pediatra a partire da domani che garantisca l’ambulatorio così come è stato fino ad adesso, è già un segnale che momentaneamente ci tranquillizza ma che non ci rassicura affatto per le sorti del reparto. L’emergenza sembra essere rinviata ma, per quel che ci riguarda, è sempre dietro l’angolo”. Anche la Cgil, nei giorni scorsi avevano contattato la pediatra dimissionaria per “invogliarla a prendere servizio in Ospedale, ma ci rendiamo conto delle sue remore. IL problema vero è che non ci sono pediatri e quei pochi disponibili verranno a Mussomeli soltanto se e quando sbloccheranno i concorsi. E speriamo che questo avvenga al più presto”.  Da dire anche che  il sindacalista Lillo Polito, ieri,  ha reso noto che  le tre sigle sindacali CGIL CISL e UIL  avevamo avuto già di buon mattino rassicurazioni dalla direzione generale circa la presenza del pediatra  in servizio a Mussomeli per  questa settimana. Intanto, ieri, è stato l’ ultimo giorno di DSCN6138servizio alla pediatria dell’Ospedale Longo di Mussomeli e la dottoressa Serena Lo Presti, oggi, intraprende la sua nuova avventura presso l’Ospedale di Agrigento, dopo due anni di permanenza a Mussomeli, di cui porta un buon ricordo come lei stessa ha ammesso. E’ sembrato, ieri, leggere nei suoi occhi, la decisione di lasciare l’Ospedale della Terra di Manfredi, in quanto si è sentita, specialmente negli ultimi tempi, lasciata sola con tutta la responsabilità che l’incarico le imponeva. L’abbiamo incontrata , ieri,nel reparto dove regnava l’assoluto silenzio, con corridoi vuoti e sale di attesa vuote, per la verità da tanto tempo in questa situazione. Ha preferito non parlare, abbozzando , tuttavia un sorriso amaro , che sembrava già una risposta.. La dottoressa Lo Presti ha acconsentito soltanto uno scatto fotografico, proprio nella pediatria dove per due anni ha prestato servizio. Intanto il reparto, come è stato comunicato per via fax ai dirigenti del Nursind, non chiuderà, perché ogni giorno, proprio da oggi, e per tutta la settimana, tranne il sabato, arriverà un pediatra. Certamente una situazione tampone che lascerebbe perplessi in tanti. (L’intervista video di Carmelo Barba)

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